Politica

Spinello libero grazie ai voti di Alfano e compagnia

Angelino e il suo partito hanno un programma politico chiaro, preciso, sintetico. Si può riassumere con due parole: la poltrona

Spinello libero grazie ai voti di Alfano e compagnia

Non dite più che ad Alfano manca il quid. Bisogna riconoscere che Angelino e il suo partito hanno un programma politico chiaro, preciso, sintetico. Si può riassumere con due parole: la poltrona. È un faro. È strategico. Risolve dubbi e problemi. Quale è la posizione del Nuovo Centrodestra sui clandestini? La poltrona. Come si pone sulla riforma della legge Fini-Giovanardi sulle droghe? La poltrona.

E su questo valore ideale, su questo architrave programmatico, votano tutti compatti. Perfino Giovanardi. Lo farebbe anche Fini, ma purtroppo ha perso la poltrona. Capita. Per chi ha dato tutto per la poltrona, non averla è una sconfitta morale e ideologica. È che a volte gli elettori non riconoscono quanto impegno un politico ci metta nel realizzare il suo programma della poltrona. Quindi bisogna stare attenti a quello che è successo ieri in Parlamento. Proprio per illuminare gli alti ideali poltronisti del Ncd. La nuova legge sulle droghe torna a valutare in modo differente droghe leggere e droghe pesanti. Lo spinello non è una sniffata, cannabis e cocaina appartengono a due mondi diversi. Il legislatore deve tenerne conto, anche se medici, professionisti e la gente che lavora in strada per salvare i ragazzi dalla tossicodipendenza sono convinti che differenza non ci sia. Un tempo ne erano convinti anche Alfano, Schifani e tutti i bravi post democristiani e affini dei diversamente berlusconiani. Forse ne erano convinti anche i loro quattro sostenitori.

Soprattutto ne era convintissimo Giovanardi, che ha speso parole e inchiostro per convincere gli italiani che gli spinelli sono una droga. E basta. Solo che, davanti alla poltrona, di fronte all'impegno concreto di restare al governo con Renzi o con chiunque altro, senza neppure turarsi il naso lui e tutti gli altri hanno votato sì alla nuova legge. È la coerenza dei poltronisti. Quando hanno chiesto a Giovanardi di spiegare il suo voto, l'ha fatto con un simpatico post: volete che non voti una legge che si chiama Giovanardi? Anzi, mi dispiace che non ci sia stato qui anche Fini a votarla. Il messaggio è chiaro. Gli alfaniani sono come Fini. A forza di rinnegare il loro passato rinnegheranno anche se stessi.

E finiranno come il loro modello, il leader extraparlamentare dei poltronisti: poltronisti senza poltrona.

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