Cronache

Spruzzata antizanzare? Ci pensa l'ambulante (ma devi sborsare 2 euro)

Non solo rose: arriva un nuovo "servizio" per difendere dagli insetti i frequentatori della movida notturna 

Non vi è dubbio che «a pelle» siano l'anima nera del commercio. Se quella bianca è la pubblicità, loro sono il «negativo» della foto di una società in crisi di idee e di stratagemmi, dove per negativo in questo caso si intende il dritto del rovescio, e loro dritti lo sono senza concorrenza alcuna. Parliamo dei vu cumprà. Molesti e insidiosi come le zanzare, sono talmente sfaccettati, sfacciati e faceti da essere persino autoironici quando in questi giorni, attraversando una Milano infestata da pungiglioni modello bazooka (la disinfestazione si è fatta sentire per le polemiche che, con il suo flop, ha portato), ti avvicinano per venderti una rosa. Mentre stai per scacciarli tentato di mollare un rovescio a un dritto, proprio come faresti con una zanzara, zac!, loro, dritti dritti estraggono la bomboletta dell'Autan.

«Magico!» esclama il cliente nell'aulico corso Como, dove le malefiche ronzanti non esitano a impallinare l'aplomb urbano. «Due euro» chiede il vu' cumprà, e mette la bomboletta della medicina, consigliata dalla giunta comunale che regala una città giungla - dal che deduci che il «vu'» legge i giornali - sul tavolo del locale. Il milanese sgancia volentieri la somma per quell'oggetto tanto prezioso in queste notti che senza pruderie prudono più del morbillo. Soddisfatto si dà una spruzzatina d'Autan e poi fa il gesto d'introdurre la bomboletta in tasca. «No, no!» esclama il vu' cumprà con l'espressione di chi sentenzia: l'Autan si chiama Pietro, torna indietro. Specifica: «I due euro non erano per il tubetto ma solo per la spruzzata».

All'anima, bianca o nera, del commercio! Oggi per molti vita vale un euro, visto che passeggiando per le strade, non solo meneghine ma di altre città del Paese, non è infrequente trovare persone comunitarie a tal punto da essere il tuo vicino di casa che ti allungano la mano e chiedono: «Ha un euro per favore?». La vita di una zanzara per un vu' cumprà vale due euro. Perché se di insetti sgradevoli invece di tre ce ne sono cento, va da sé che gli spruzzi devono aumentare, quindi la moneta deve moltiplicarsi più dei pani e dei pesci che furono invece aumentati gratis.

Ma è la fantasia che ha il suo volare, e questo il vu' cumprà lo ha presente più di noi, venendo dalla legge della giungla dove per sopravvivere non si va mai per la via segnata ma per le strade senza righe, come sanno benissimo anche le zebre quando scappano a zig zag dal feroce leone, vanificando la geometria di cui sono state civili portatrici. «Minchia! - esclama allora il concreto milanese -, ma se comprassi l'intera bomboletta quando mi costerebbe?». E il vu'cumprà: «Non lo vendo, devo salvare da questa giungla altre persone». Eh certo, non può non essere umanitario il cingalese che di solito vende rose, anche alle donne sole, perché nel commercio giuglico non c'è ovviamente legge di cavalleria.

D'altronde con i bazooka che girano e che «ucciderebbero» persino un cavallo, i fantini non hanno più solo un sesso ma il primo, il secondo e anche il terzo, giusto per rispettare la fantasia del tempo odierno.

Ora qualche ecologista dice che il prodotto chimico contro le zanzare non fa bene, soprattutto con il caldo eccessivo, e che altri metodi ecologisti sono consigliabili per difendersi, tipo la zanzariera di veli.

Non osiamo neppure pensare quali veli escogiterà un vu' cumprà pur di continuare il suo commercio.

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