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Stipendi e privilegi, Regioni da un miliardo

I consiglieri italiani sono tra i più pagati al mondo. Un libro denuncia il costo annuo e i loro benefit, dai frigobar ai telepass

Stipendi e privilegi, Regioni da un miliardo

All'inizio fu il 65%. Il 65% di quanto guadagna un parlamentare. E quello doveva restare. Poi, aumenta oggi e aumenta domani, quel 65% è cresciuto. In certi casi raddoppiato. (...) Il risultato è sotto gli occhi di tutti: i consiglieri regionali italiani (governatori, vice governatori, membri di giunta annessi) sono tra i politici più ricchi del mondo. Del mondo. (...)

FATTA LA LEGGE... La regola base, dicevamo, è la parametrazione degli stipendi dei consiglieri regionali a quelli dei parlamentari.(...) Il fatto è che nel tempo ogni assemblea legislativa ha interpretato a proprio modo la disposizione e le differenze non sono da poco. I più generosi, manco a dirlo, sono stati i siciliani. (...) E così ecco che il 65% è diventato cento per cento, per cui in Sicilia l'indennità di consigliere è identica a quella di un onorevole. Dalla parte opposta si collocano gli abruzzesi, fermi addirittura al 55%. In mezzo c'è chi è rimasto fedele a quota 65 e chi si è spinto oltre: Calabria e Sardegna 80%; Basilicata e Liguria 75%; Valle d'Aosta e Friuli 70%. La beffa è che i più generosi con se stessi sono stati proprio siciliani e calabresi, responsabili di due dei più clamorosi dissesti a livello di bilanci. Una premio sul deficit! (...)

IL TRUCCO DEI RIMBORSI Ma agganciata o no all'Europa la paga-base descritta dall'indennità è solo un'apparenza. La sostanza è altrove. Si chiama diaria. Un tot di soldi (non pochi) esentasse che vengono corrisposti al consigliere (o assessore o presidente di giunta) sia che le spese vengano fatte sia che non siano mai state effettuate. (...) L'assegno/ diaria arriva comunque, salvo forme di penalizzazione che (bontà loro!) qualcuno ha di recente introdotto se non si partecipa alle riunioni del consiglio o delle commissioni. (...) Perché un consigliere che abita a Milano o nella provincia di Milano deve usufruire di un qualche rimborso per «lavorare» a Milano? O un consigliere di Trento per lavorare a Trento, o di Firenze per andare a Firenze? (...). Alla diaria si aggiunge poi il rimborso chilometrico, che viene riconosciuto a seconda della distanza tra sede della regione e residenza del consigliere: qui le regole sono diverse da regione e regione, ma quasi nessuna ha adottato criteri stringenti come la richiesta di «pezze d'appoggio» per i viaggi in auto, con scontrini autostradali o del benzinaio. Ci si limita a registrare la distanza chilometrica, fare il calcolo e pagare.

CONSIGLIERI DA FRIGOBAR Mentre i parlamentari percepiscono circa 3.500 euro al mese di diaria (e niente rimborsi benzina, a parte treno e aereo gratis per raggiungere Roma), molte assemblee sono di manica più larga. La Basilicata (...) compensa i propri 40 consiglieri con un rimborso minimo (a cui si aggiunge il carburante per il tragitto casa/consiglio) di 3.240 euro mensili netti, il doppio di quanto prende un professore di scuola media: tremila euro di rimborsi (cui si sommano ovviamente lo stipendio di 3mila euro e il carburante) per partire dalla propria abitazione e per soggiornare nella remota Potenza due o tre volte alla settimana (e molti di loro abitano a Potenza). (...) Salvo poi dare un'occhiata ai benefit. Prendiamo le Marche, che riconoscono ai consiglieri un forfait di spese non alto ma poi aggiungono altre piccole regalie. Come il telepass gratuito, il permesso per parcheggiare gratis nel centro di Ancona (gli assessori invece hanno un garage ad hoc), telefonini gratis per alcuni e con tariffe di favore per altri, assicurazione contro gli infortuni. Benefit addirittura più generosi per la Campania, che per certe cose non si fa mai lasciare indietro: nel novembre 2010 una delibera del consiglio ha autorizzato l'ente a garantire ai componenti dell'assemblea (già al top per i guadagni) telepass, computer, iPad e in certi casi addirittura il frigobar. (...)

TELEFONINI E COMPUTER Generosi come al solito i siciliani. Oltre alla diaria di 3.500 euro mensili, ai deputatini viene elargito un forfait spese telefoniche (ce l'hanno anche i parlamentari nazionali) di 345,43 euro al mese minimo e 562 massimo, un'indennità di trasporto su gomma (276,95 euro minimo – quindi se uno abita a Palermo – e 1.331 massimo) e un ulteriore rimborso forfettario delle spese di viaggio (841,32 euro). In totale 4.962 euro netti calcolando i minimi e 6.234 calcolando i massimi. Netti, che si aggiungono ovviamente all'indennità. Non è finita. I consiglieri «dietro presentazione di dettagliata documentazione» hanno diritto a rimborsi per l'acquisto di «beni e servizi informatici e di telecomunicazione» per un importo massimo per legislatura di 4mila euro; a un rimborso spese di rappresentanza (per i vicepresidenti, i questori, i segretari e i presidenti di commissione) da sette a 15mila euro all'anno; a un rimborso spese per l'acquisto di quotidiani e riviste (presidente, componenti del consiglio di presidenza, presidenti di commissione) per un minimo di 675 euro e un massimo di 900 euro a trimestre (da notare che l'Ars spende già 120mila euro all'anno per l'acquisto di giornali e riviste); rimborso integrale per le spese postali e telegrafiche per i presidenti di commissione e il consiglio di presidenza presso gli uffici postali dell'Ars per ragioni inerenti alla loro carica (ma chi va a controllare dove spedisce un pacco, e perché, un presidente di commissione?).

I PORTABORSE Senza contare il rimborso per eccellenza, ossia quello per il portaborse: 4.178 euro; che poi il deputato assuma o non assuma il collaboratore è affar suo, i soldi arrivano a lui lo stesso (in questo buona scuola hanno fatto i parlamentari romani). Proprio l'assemblea siciliana ha bocciato (dicembre 2011) due proposte anticasta: la prima prevedeva lo stop per parenti entro il secondo grado di far parte della stessa amministrazione, la seconda (pur presentata da uno schieramento bipartisan) voleva diminuire l'indennità degli assessori non eletti, riducendola al solo compenso di assessore ed eliminando la parte che li equiparava ai consiglieri. In pratica sarebbero passati dagli attuali 14-15mila euro a circa 4mila. Emendamento cassato.

GRADUATI E POLTRONE La Calabria prevede 5.085 euro di diaria minima forfettaria per il consigliere «semplice», che vanno crescendo con l'aumento delle «responsabilità» nell'assemblea (come il film di Fantozzi) fino alla poltrona in pelle umana del presidente del consiglio fatta di 5.788 euro di rimborso (703 euro in più del consigliere senza incarichi), cui si aggiunge un'indennità (anche questa aumentata rispetto alla paga-base) di 5.321 euro. Per un totale di 11.109 euro mensili cui ovviamente si sommano gli eventuali rimborsi benzina (duemila euro circa in più del soldatino senza medaglie). Tra il rimborso spese massimo (diaria più carburante) riconosciuta al soldatino semplice e quella invece del governatore o del presidente del consiglio (in Puglia e ovunque sono economicamente equiparati) ci corrono ben 4.163 euro al mese (9.624 ne prendono Vendola e Onofrio Introna, 5.461 ne percepisce il consigliere semplice) e anche in questo caso i gradini della salita nell'Olimpo della casta è ben scandito (i quadri e il ficus di Fantozzi) a forza di super-rimborsi: 805 euro in più per i capigruppo consiliari, 1.029 per i questori e i segretari, 1.432 per il vice presidente del consiglio, il vice presidente della giunta e gli assessori. (...) Il Celeste Formigoni è in cima alla lista insieme al difensore degli emarginati e degli operai Nichi Vendola e al governatore di una delle regioni più dissestate e in bolletta d'Europa, la Sicilia. Raffaele Lombardo ha l'indennità (cioè lo stipendio, senza rimborsi/ diarie) più alto di tutti: 10.

293 euro netti.

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