Swg: Pd perde l'1,6%, Grillo terzo partito

L'onda dello scandalo di Monte dei Paschi ha travolto il Pd. E ha favorito il Movimento 5 Stelle. Il dato che emerge dall'ultima analisi Swg per Agorà di Rai Tre emette questa sentenza. Amara per il partito di Bersani. Dolce per quello di Beppe Grillo.

Della fuga di voti in favore dei grillini se n'è accorto anche il lungimirante Massimo D'Alema che, in una intervista al Mattino, ha ammesso che lo scandalo Mps "non c’è dubbio che pesi sui sondaggi, soprattutto a favore di Grillo, ma il Pd non ha responsabilità".

Che a largo del Nazareno si siano accorti della migrazione di consensi, lo testimonia anche il duro attacco che il segretario democratico ha mosso ieri contro il nonpiùcomico genovese rispondendo alla sua promessa di garantire a tutti i siciliani mille euro per tre anni: "È una vergogna. Siamo in una crisi gravissima e non si può andare in giro a raccontare favole".

Pochi giorni prima, sempre Bersani aveva ribattuto alla richiesta di dimissioni avanzata da Grillo con la dura frase: "È un autocrate da strapazzo". Dal canto suo, il leader del M5S, dal suo blog, ha più volte cavalcato lo scandalo dei derivati senese attaccando duramente il Pd e la sua commistione con le banche. Insomma, tra i due è battaglia. Una battaglia che si gioca anche sulle piazze. Infatti, oltre ai consensi, Grillo ha rubato al Pd la storica piazza San Giovanni di Roma, dove chiuderà la sua campagna elettorale.

Ma il M5S non è l'unico a godere, in termini di consensi, dello scandalo Mps. Infatti, secondo il report Swg, la baraonda senese sta aiutando il Pdl di Silvio Berlusconi a restringere il divario che lo separa dal centrosinistra: la coalizione di centrodestra ha guadagnato l'1,3% in una settimana e si attesta al 27,8%, rispetto al 32,8% del centrosinistra (che ha perso l' 1,6%). Secondo Swg, il caso Mps ha esaltato gli elettori del centrodestra prima disillusi e ha demoralizzato i fan del Pd.

Tuttavia, a guadagnare più di tutti è il M5S che in pochi giorni ha raccolto circa un punto percentuale attestandosi a quota 18%, ossia terzo partito italiano.