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Tangenti, i pm di Pescara: "Condannare Del Turco a dodici anni di carcere"

Nel processo sulle presunte tangenti per la sanità abruzzese, i pm chiedono di condannare l'ex governatore a dodici anni di reclusione e interdizione dai pubblici uffici

L'ex governatore della Regione Abruzzo Ottaviano Del Turco
L'ex governatore della Regione Abruzzo Ottaviano Del Turco

I pm di Pescara hanno chiesto la condanna a dodici anni di reclusione per Ottaviano Del Turco. L’ex governatore della regione Abruzzo è imputato per presunte tangenti nella sanità privata abruzzese, concussione, associazione per delinquere, falso, abuso e truffa. Durante la requisitoria il pm Giampiero Di Florio ha ripercorso le vicende che hanno portato al debito sanitario dell’Abruzzo sino al commissariamento. Un commissariamento, ha spiegato il pm, predisposto dal governo Berlusconi, ma la cui procedura fu avviata già con l'ex premier Romano Prodi. "L’8 maggio 2008 - ha ricordato Di Florio - l’Abruzzo riceve la diffida a causa del peggioramento dei conti della sanità, creando dunque le condizioni per l’arrivo del commissario ad acta". Una situazione, per il pm, di cui fu responsabile la giunta Del Turco: "Loro sono stati i responsabili, non noi. E ci devono spiegare perché per una mammografia oncologica si deve aspettare un anno e mezzo".

Ad accusare l'ex segretario generale aggiunto della Cgil all’epoca di Luciano Lama è l’ex titolare della clinica privata Villa Pini di Chieti, Vincenzo Angelini, imputato e allo stesso tempo parte offesa nel processo, che nel 2008 in sette interrogatori fiume rivelò ai magistrati di aver pagato tangenti per un totale di circa 15 milioni di euro ad alcuni amministratori regionali in cambio di favori. Nello specifico Del Turco è accusato di aver intascato "mazzette" per cinque milioni e 800mila euro. Per questa vicenda fu arrestato il 14 luglio 2008 insieme ad altre nove persone, tra le quali assessori e consiglieri regionali. L’ex presidente finì in carcere a Sulmona (in provincia dell'Aquila) per 28 giorni e trascorse altri due mesi agli arresti domiciliari. A seguito dell’arresto, Del Turco il 17 luglio 2008 si dimise dalla carica di presidente della Regione e con una lettera indirizzata all’allora segretario nazionale Walter Veltroni si auto-sospese dal Pd, di cui era uno dei 45 saggi fondatori nonchè membro della Direzione nazionale. Le dimissioni comportarono lo scioglimento del Consiglio regionale e il ritorno anticipato alle urne per i cittadini abruzzesi.

La decisione del tribunale collegiale di Pescara è attesa per il prossimo 18 luglio.

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