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Il terrore dei grillini: la gogna sui soldi

I nodi vanno alla Rete, perché dai prossimi giorni su internet il popolo affamato di sgarri parlamentari del Movimento cinque stelle avrà sotto gli occhi gli scontrini di tutti

Il terrore dei grillini: la gogna sui soldi

Roma - Le spese al supermercato, gli affitti, le cene fuori di questa estate romana, saranno tutte lì, sulla Scheda del deputato. I nodi vanno alla Rete, perché dai prossimi giorni su internet il popolo affamato di sgarri parlamentari del Movimento cinque stelle avrà sotto gli occhi gli scontrini di tutti. Ogni deputato e senatore avrebbe dovuto consegnare entro ieri l'elenco delle spese sostenute, depositando allo stesso tempo le eccedenze della diaria, metà dell'indennità e le indennità di commissione. Informazioni che verranno pubblicate integralmente su internet, secondo un patto antico siglato tra i grillini e i loro elettori. Ma ci sono pasticci. Non tutti hanno versato i soldi da restituire nel fondo per l'ammortamento dei titoli di Stato, dove per il momento andranno le donazioni dei Cinque stelle. Una decina ancora non hanno messo a posto i conti. I più provocatori dicono che non sarebbe una sorpresa se scattasse qualche defezione ancora, proprio in concomitanza con la scadenza della restituzione (se ne sono andati in 7, finora, dal M5S). Tanto che Grillo, che era atteso oggi a Roma, calerà sulla capitale tra un po', non si sa ancora quando, in attesa che siano completate tutte le fatidiche schede dei buoni e dei cattivi. Gli ottimisti parlano di metà settimana.
Questa scadenza fa paura. È una lotta al risparmio in cui anche i più parsimoniosi temono di figurare come degli spendaccioni. Basta un migliaio di euro di troppo e scatta, se non la ghigliottina, quantomeno il pubblico sospetto.
In Rete arrivano comunque le prime indiscrezioni. I deputati virtuosi postano le loro consegne. In paradiso ci sono naturalmente i romani, che hanno casa propria e mangiano a casa, o da amici e parenti stretti. Roberta Lombardi, la ex capogruppo, avrebbe consegnato una delle cifre record: 16mila euro. «Restituiti per il mese di marzo, aprile e maggio 13.092,49 euro», scrive Carla Ruocco.
Ma il timore che sia pubblicato l'immancabile elenco della top ten, in questo caso dei risparmiatori, non dispone bene gli animi di molti. «Devo essere sincero - si è sfogato il deputato Cosimo Petraroli con linkiesta.it - per quanto mi riguarda non è molto bello vedere chi restituisce 6.000, chi 9.000, chi addirittura 17.000. I giornali faranno la graduatoria dei più virtuosi e dei più spendaccioni, di chi ruba e di chi sarà beato. Potrebbero nascere anche dei pregiudizi da parte degli attivisti e della base». Il ribelle per eccellenza per ora è Alessio Tacconi, eletto in Svizzera, che restituirà poco o niente della diaria perché la casa gli costa troppo.
Grillo non sembra preoccuparsi più di tanto delle paure e dei ritardi, perché comunque il Restitution day, a cui dovrebbe prendere parte anche Gianroberto Casaleggio, sarà un grande evento. L'ammontare dei soldi resi allo Stato potrebbe essere ampiamente superiore al milione di euro, sommando deputati e senatori, e questo senza dubbio sarà un bel colpo di popolarità per l'immagine un po' in declino dei cinque stelle. Un mega-assegno sventolato davanti alle odiate e amate telecamere dovrebbe essere l'icona della restituzione senza precedenti.
Il Movimento è in fibrillazione per il grande momento. Sul blog di Grillo i consiglieri regionali del Friuli Venezia Giulia ieri hanno postato la somma restituita: quasi 378mila euro di rinunce ai rimborsi elettorali. E l'elenco dei consiglieri con i soldi resi: quasi 50mila euro.

I 61 commenti sono tutti entusiasti, e qualcuno già propone di istituire una «banca del M5S», in controtendenza, in realtà, con lo scopo della restituzione.

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