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Testa a testa Renzi-Berlusconi: con l'Italicum si va ai ballottaggi

Forza Italia in continua crescita. Funziona la "cura" Salvini: vola la Lega. Tonfo del Pd: Renzi perde l'1,8%

Testa a testa Renzi-Berlusconi: con l'Italicum si va ai ballottaggi

Testa a testa tra la coalizione guidata da Silvio Berlusconi e il centrosinistra di Matteo Renzi. Un divario tanto impalpabile da mandare gli italiani alle urne anche al ballottaggio. Secondo il sondaggio elaborato dal TgLa7, con il testo base dell'Italicum nessuna forza politica in campo raggiungerebbe al primo turno il 35% dei consensi, soglia necessaria a incamerare il premio di maggioranza ed evitare così il ballottaggio. Come ha fatto notare il direttore Enrico Mentana illustrando le ultime rilevazioni, se si andasse al voto oggi le coalizioni di centrodestra e centrosinistra si troverebbero a confrontarsi in una sostanziale situazione di parità. La dquadra guidata dagli azzurri si attesterebbe attorno al 33,8% dei consensi, mentre Renzi porterebbe in testa la sinistra col 34,1%.

Secondo le proiezioni di La7, il vantaggio del centrosinistra sarebbe impercettibile: non più dello 0,3%. Sebbene il Partito democratico resti saldo in testa, Renzi perde l'1,8%. Un'emorragia continua iniziata all'indomani delle primarie che hanno portato il sindaco di Firenze alla guida di via del Nazareno. Dalla metò di dicembre i dem sono così passati dal 31% al 29,2% a favore dell'estrema sinistra. Il Sel di Nichi Vendola è, infatti, balzato al 3,2%.

Se Renzi perde consensi, Berlusconi li guadagna. La coalizione di centrodestra è arrivata a un soffio dalla sinistra, con Forza Italia che cresce di un ulteriore 0,5% attestandosi al 21,6%. In realtà è tutto il centrodestra a sorridere. La Lega Nord brinda e "ringrazia" la leadership del neo segretario Matteo Salvini. Secondo il sondaggio del TgLa7, i lumbard guadagnano lo 0,7% attestandosi al 4%, la stessa percentuale con cui è dato il Nuovo centrodestra di Angelino Alfano che però cala di un ulteriore 0,1%. All'interno della coalizione di centrodestra, Fratelli d'Italia si stabilizza intorno al 2,6%.

Il dibattito sulla riforma della legge elettorale sembra tuttavia favorire i Cinque Stelle che, dopo settimane di cali di consensi, è cresciuto dell'1,9% attestandosi al 23,6%. A metà dicembre i grillini venivano, infatti, accreditati al 21,7%.

Il centro è pressoché sparito. I rimasugli di Scelta Civica sono dati all'1,9%: i montiani calano ancora dello 0,3%.

Non sorride nemmeno Pier Ferdinando Casini che vede l'Udc scendere dello 0,7% e finire attorno all'1,7% quando a metà dicembre veleggiava attorno al 2,4%.

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