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Trise, Tasi, Tari, Tuc. Uno scioglilingua per tassare la casa

In questi anni l'hanno chiamata in tanti modi. Ma l'obiettivo è solo uno: tassare la casa

Trise, Tasi, Tari, Tuc. Uno scioglilingua per tassare la casa

Tutto iniziò con l'Isi (Imposta straordinaria sugli immobili), che si trasformò in poco tempo in Ici (Imposta comunale sugli immobili). Poi venne l'Imu (Imposta municipale Unica, a cui venne affiancata prima la Tarsu (Tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani), poi la Tares (Tassa sui rifiuti e sui servizi). Ora è il momento di Trise (Tributo sui Servizi comunali), Tari (Tassa sui rifiuti), Tasi (Tassaa sui servizi), probabilmente a breve sostituite dal Tuc (Tributo unico comunale).

A metterle tutte di fila vien fuori un vero e proprio scioglilingua. Ma cosa significano tutte queste tasse? E a cosa servono? Vediamole una per una.

Tarsu e Tares: La Tarsu è stata quest’anno affiancata e, in parte sostituita, dalla Tares. Mentra la prima riguardava solo i rifiuti, la seconda ha l’obiettivo di far pagare anche i cosiddetti "servizi indivisibili" dei comuni (come la luce pubblica, la manutenzione delle strade, ecc.). Ma sparirà a fine anno.

Trise: È l’erede dell’Imu e ingloba anche la Tares. Inizialmente definita service tax, servirà a pagare finanziare i comuni nella realizzazione dei servizi. Per una notte è stata chiamata Taser (Tassa sui servizi), proprio come le pistole elettriche utilizzate dalla polizia Usa per immobilizzare i malviventi in fuga. Così è stata immediatamente ribattezzata. È formata da due componenti: Tasi e Tari.

Tari: È la componente della Trise che copre il costo della raccolta dei rifiuti, come nel passato la Tarsu. Sarà pagata dagli inquilini.

Tasi: È la componente della Trise che riguarda i servizi. Sostituisce sia l’Imu, sia la parte sui servizi indivisibili. Sarà pagata da proprietari e (in percentuale inferiore) dagli inquilini. Probabilmente saranno introdotte detrazioni.

Tuc: Per il momento è solo una proposta del relatore Pdl alla legge di Stabilità.

Vorrebbe sostituire la Trise (per quanto riguarda rifiuti e servizi indivisibili) ma anche la "componente immobiliare l’Irpef" che oggi si paga sulle case sfitte o su quelle affittate ma senza cedolare secca.

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