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L'Emilia offre ai dipendenti lo show sulle mestruazioni

Ore pagate a chi andrà a teatro

L'Emilia offre ai dipendenti lo show sulle mestruazioni

Bologna - Rieducazione e sessuomania della Regione Emilia-Romagna a spese dei contribuenti. A beneficiare della cura sono i dipendenti dell'ente di Vasco Errani (nella foto). Mentre i consiglieri, travolti dall'inchiesta sui rimborsi facili, faticano anche solo ad offrire un caffè, la Regione per la Festa della donna non ha badato a spese e ha invitato tutti i dipendenti e i collaboratori ad una piece sulle mestruazioni. Questa mattina in Regione andrà in scena lo spettacolo Corpi Impuri. Paga tutto Errani, anche le due ore di assenza dal lavoro dei dipendenti che potranno compilare un modulo apposito e vedersi così corrisposte le due ore come se avessero lavorato. Solo che questa volta non c'è la corazzata Potëmkin, ma uno spettacolo, che dice di raccontare un «fenomeno naturale e censurato, evitato come la più vergognosa delle colpe». Un corpo impuro, dove però il principale bersaglio è proprio la Chiesa che «come le altre religioni monoteiste ha considerato il corpo mestruato un corpo impuro». Peccato che l'idea del sesso come qualche cosa di meccanico sia l'offesa peggiore per una donna. Ma che la piece sia anticattolica lo prova anche la allucinata e subliminale analisi dell'autrice che si chiede come mai «la ferita del costato di Gesù assomiglia a un sesso femminile». Evidentemente da Freud in poi il mondo è tutto o un enorme fallo o una gigantesca vagina. Lo spettacolo andrà in scena oggi e non domani, 8 marzo. Per forza: con il giorno di riposo a disposizione in quanti dipendenti si sarebbero presentati all'alta performance culturale? Resta da capire: chi sarà il coraggioso che si alzerà e pronuncerà l'epica frase che rese celebre Fantozzi: «Per me, è una ca...ta pazzesca».

Forse non basteranno i canonici 90 minuti di applausi.

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