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Irak, ucciso un italiano a Sadr City

La notizia riferita dall'ambasciata americana a Bagdad. L'italiano morto in un'attentato nel sobborgo sciita della capitale irachena insieme a due civili e a due soldati americani e a sei civili iracheni. L’italo-iracheno lavorava per il dipartimento della Difesa americano come interprete, la Farnesina conferma

Bagdad - C’è anche un italiano tra le vittime dell’attentato di oggi a Sadr City. Un nuovo bilancio fornito dall’ambasciata Usa a Baghdad parla di 5 morti: due civili e due soldati statunitensi e un italiano. L’italo-iracheno lavorava per il dipartimento della Difesa americano. Le persone sono state uccise oggi da una bomba nella sede di un consiglio municipale nel sobborgo sciita di Bagdad all’indomani dell’uccisione di altri due soldati Usa in un attacco, sempre in un ufficio dell’amministrazione cittadina, che da tempo, nell’avvicinarsi delle elezioni provinciali di ottobre, appare sempre più nel mirino dei terroristi. L’esplosione, che ha causato anche la morte di sei iracheni e il ferimento di dieci altri, è avvenuta nell’ufficio del vice responsabile della sede municipale, che era probabilmente l’obiettivo designato e sulla cui sorte non ci sono al momento indicazioni precise.

La Farnesina conferma La Farnesina ha confermato la morte di un italo-iracheno nell’attentato di oggi a Bagdad. Secondo quanto riferito dal ministero degli Esteri, l’uomo si trovava insieme ad alcuni civili americani nel luogo dell’attentato. Era un interprete e lavorava al Prt (provincial reconstruction team) di Bagdad. Secondo quanto si è appreso, la famiglia dell’uomo vive all’estero, non in Iraq e né in Italia.

Preso l'attentatore Un portavoce militare ha precisato che "un sospetto è stato arrestato" mentre "fuggiva dalla scena" dell’attentato "ed è risultato positivo al test per i residui di esplosivo". Ieri due soldati americani sono morti, e tre altri sono rimasti feriti, in una sparatoria nella sede del consiglio municipale della cittadina di Salman Pak, a una ventina di chilometri a Sud di Bagdad. L’uomo che per primo ha aperto il fuoco è stato ucciso, ha reso noto ancora il comando militare Usa. Sempre stamani, il responsabile del consiglio municipale del quartiere meridionale di Abu Dishir di Baghdad, che ieri era stato rapito, è statoritrovato cadavere.

Attentati frequenti Non esiste un conteggio aggiornato dei funzionari municipali uccisi negli ultimi tempi in Iraq. Gli ultimi dati risalgono all’anno scorso e stabiliscono che dal marzo 2003 al luglio 2007 sono stati almeno 250. "I gruppi speciali (ovvero, nel linguaggio militare Usa, le milizie sciite addestrate e finanziate dall’Iran) temono i progressi e hanno paura del potere della popolazione" ha affermato il colonnello americano John Digiambattista, commentando l’attentato di oggi. Parole che riflettono la tensione crescente in vista delle elezioni provinciali che si svolgeranno in tutto il Paese a ottobre e che sono considerate cruciali per rafforzarne la stabilità.

La normativa che le riguarda è però ancora da definire con una apposita legge e il dibattito parlamentare in merito sembra in fase di stallo su elementi come il divieto dei simboli religiosi nella campagna elettorale o la rappresentanza femminile nelle liste.

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