Economia

A Italease una maximulta da due milioni di euro Più confisca record da 62

La banca Italease è stata condannata dal tribunale di Milano a una multa di un milione e ottocentomila euro e una confisca di 62 milioni. L'ex ad della banca, Massimo Faenza, è stato rinviato a giudizio

A Italease una maximulta  
da due milioni di euro 
Più confisca record da 62

Milano - La banca Italease è stata condannata dal gup del tribunale di Milano Fabrizio D’arcangelo a una multa di 1.858.000 euro e a una confisca di 64,2 milioni di euro in virtù della legge 231 sulla responsabilità amministrativa degli enti, in uno dei filoni di inchiesta della procura di Milano sulla gestione dell’istituto da parte di Massimo Faenza. In caso di condanna definitiva, la somma confiscata a Italease sarà maggiorata degli interessi legali dall’aprile 2007, quando è stato approvato il bilancio 2006 considerato falso dal tribunale. Il giudice ha fissato in 60 giorni il termine per le motivazioni della sentenza. Italease, difesa dall’avvocato Giovanni Accinni, aveva chiesto di essere giudicata con rito abbreviato. La procura aveva chiesto una confisca di 100 milioni.

Il filone d'inchiesta L'Italease era stata indagata dalla procura di Milano per la legge 231 nel filone di inchiesta che vede l’ex ad Massimo Faenza accusato di falso in bilancio, in relazione ai conti 2006, aggiotaggio, truffa e ostacolo all’autorità di vigilanza. I pm Roberto Pellicano e Mauro Clerici, titolari dell’inchiesta, avevano chiesto il rinvio a giudizio per la banca e la confisca di 100 milioni di euro, 62 milioni riferibili al falso in bilancio e i restanti 38 milioni per le contestazioni di ostacolo e aggiotaggio.

Faenza rinviato a giudizio Dopo la richiesta dei pm la difesa di Italease ha chiesto di essere giudicata con rito abbreviato e oggi è arrivata la sentenza del gup Fabrizio D’arcangelo, il quale ha anche rinviato a giudizio l’ex ad Massimo Faenza, il revisore Riccardo Azzali e i due manager di Deutsche Bank Dario Schiraldi e Francesco Giuliani.

Le somme confiscate qualora la condanna dovesse diventare definitiva andranno allo Stato.  

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