LItalia del volley alle Olimpiadi? Ormai è un risultato che dipende solo dagli altri. Per puntare allunico biglietto in palio nel torneo di qualificazione in corso a Smirne, in Turchia, gli azzurri dovevano almeno accedere alle semifinali ma, dopo lillusorio 3-0 allOlanda e lindiscutibile 0-3 incassato dalla Polonia (vice iridata ma rimaneggiata), è arrivato un altro ko: 2-3 dalla Spagna che Andrea Anastasi, il nostro ct, aveva portato alloro europeo in settembre. Così torniamo a casa, a pregare che il torneo lo vinca la Serbia, la Polonia o la Spagna: solo in questo caso, erediteremmo un posto nellultima pool preolimpica in Germania a fine maggio, un imbuto di quattro squadre e un solo posto per i Giochi da conquistare.
Nel caso, sarà utile scacciare il malocchio: in Turchia siamo andati con una squadra dettata dalle assenze, come Meoni e Fei, lasse offensiva, e che ieri ha perso pure Cernic; innervata dalla voglia di rivincita di un ex-bocciato come Zlatanov ma costretta a inventarsi Cisolla opposto, un ruolo (chiave) non più suo da tempo. Un mix che ha prodotto leffimero 2-1 sulla Spagna, guidato dalla battuta e i muri del 32enne Mastrangelo, ma, nei tre match, anche errori e black-out fatali.
A infermeria vuota si può sognare il miracolo di andare a Pechino. Ma dipendiamo da pochi giocatori. E, comunque vada, è lontano largento di Atene 2004. Serbia, Polonia o Spagna potrebbero offrirci il loro «pass» per la Germania perché ci precedono nel ranking mondiale, dove siamo scesi in decima posizione con due stagioni grigie: quinti al Mondiale, sesti allEuropeo e quindi niente Coppa del Mondo, quella che le azzurre hanno vinto, conquistando le Olimpiadi. E nel 2010 ospitiamo i Mondiali..
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