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Kate, le comode, furbissime zeppe e quel veto della Regina

Comodissime eppure bandite. Peccato il protocollo e peccato la regina d'Inghilterra che le odia. Guai a chi osa entrare a corte con le zeppe. Proprio quelle preferite da Kate Middleton. E grazie. Furbissima Kate, sollevarsi senza dover soffrire. Di corda o di sughero, quella di Kate per le zeppe è una vera passione. La duchessa di Cambridge non rinuncia mai al tacco, si sa, e nelle uscite ufficiali più informali sceglie spesso le zeppe perché sono più comode per saltare, correre, perfino giocare a pallavolo.

Noblesse oblige e dunque eccolo l'asso delle calzature; che sanno slanciare ma non gonfiano le caviglie. Con i bambini al parco, lei che sorride e le zeppe ai piedi. Che ti fanno già sentire un po' in vacanza. Bianche corda sotto l'abitino a pois indossato all'uscita dalla clinica dopo la nascita del piccolo George, nere con i look più sportivi, corda per lo jogging in spiaggia e per le situazioni più «avventurose» durante il viaggio in Nuova Zelanda. Tra le occasioni per mettere alla prova la sua abilità nel muoversi con indosso le amate espadrillas con la zeppa è stata a Mumbai per un viaggio ufficiale con William. Kate si è esibita in una partita di cricket proprio con un paio di alte espadrillas color corda. E non importa che questo genere di scarpa sia considerato troppo «popolare» per alcuni royal watcher: per Kate vince su tutto la praticità.

Lontano dagli occhi della regina però, perchè più che una regola di protocollo, un accorgimento per conquistare il favore di Sua Maestà. Elisabetta II non sopporta di vederle ai piedi di chi la circonda, e non fa eccezione per la moglie del futuro re. Per questo Kate, che ne è una grande fan, le evita accuratamente quando sa di incontrare la Regina, e ne fa invece largo uso nei momenti meno formali. E così, nell'immenso guardaroba della Duchessa di Cambridge un marchio ha un posto speciale: le calzatute L.K. Bennet, famoso per le pump minimal color nude e le zeppe in corda che indossa praticamente sempre.

MAlf

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