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Kiev, Iulia Timoshenko: "Non mi piego ai giudici perché sono dei mafiosi"

Dopo essersi vista negare la libertà provvisoria chiesta ieri, l’ex premier ucraino ha attaccato il giudice che presiede la corte che la processa per abuso di potere. La Ue preoccupata per l'arresto della Timoshenko

Kiev, Iulia Timoshenko: 
"Non mi piego ai giudici 
perché sono dei mafiosi"

Kiev - Dopo essersi vista negare la libertà provvisoria chiesta ieri dal suo avvocato, l’ex premier ucraino, Iulia Timoshenko, ha attaccato il giudice Rodion Kireiev che presiede la corte che la sta processando dicendogli di far "parte della mafia". "Non mi alzerò di fronte a voi - ha aggiunto Timoshenko - sarebbe come mettersi in ginocchio davanti alla mafia".

Scontro nell'aula di tribunale L’eroina della Rivoluzione arancione è stata arrestata venerd in aula per l’atteggiamento irriverente verso corte e testimoni nel processo che la vede imputata per abuso di potere. Timoshenko è accusata di aver imposto alla società statale energetica Naftogaz un accordo con il colosso russo Gazprom per le importazioni di gas nel 2009, senza il parere del governo da lei guidato. Secondo l’accusa, il prezzo concordato, 450 dollari ogni 1000 metri cubi, sarebbe stato svantaggioso per l’Ucraina, con un danno finora di 130 milioni di euro. Iulia, che rischia dai sette ai dieci anni di carcere, si è sempre detta innocente e ha definito quello a suo carico un "processo farsa" orchestrato da Ianukovich per sbarazzarsi di lei in vista delle elezioni parlamentari del 2012 e delle presidenziali del 2015.

La difesa impugna l'arresto L’arresto della Timoshenko è stato impugnato da Iuri Sukhov, l’avvocato difensore della ex premier ucraina. Il legale precisa che il documento è stato già inviato e sarà presentato domani in tribunale. Intanto, più di 50 parlamentari e circa 200 tra artisti, scienziati e personaggi pubblici hanno firmato una petizione per il rilascio dell’eroina della Rivoluzione arancione filo occidentale del 2004. Anche a Kiev, nel centralissimo viale Khreshatik, dove centinaia di persone sono scese in piazza contro l’arresto di Timoshenko, si stanno raccogliendo firme per chiedere la scarcerazione di "Iulia" al presidente Viktor Ianukovich, acerrimo rivale politico della ex lady di ferro, e al procuratore generale Viktor Pshonka.

La preoccupazione della Ue L’Unione europea è "estremamente preoccupata dagli eventi che in Ucraina sono culminati nell’arresto dell’ex premier ucraina Iulia Timoshenko". E' quanto afferma in un comunicato l’alto rappresentante della politica estera della Ue, Catherine Ashton, che chiede al paese di assicurare alla Timoshenko un processo "trasparente e indipendente".

"Gli eventi di oggi ci preoccupano sul fronte delle regole democratiche in Ucraina e, da un Paese che ambisce all’associazione politica con l'Unione europea, ci aspettiamo standard democratici più elevati".

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