Cronache

Kodak vicina al fallimento Nel 1888 portò la fotografia anche ai non professionisti

Addio a pellicole e macchine fotografiche? Il colosso americano sta pensando alla bancarotta protetta. VIDEO: Lo spot degli anni '90

Kodak vicina al fallimento Nel 1888 portò la fotografia anche ai non professionisti

Macchine fotografiche digitali, archivi sempre più grandi che permettono di conservare una quantità strabiliante di foto, cellulari con fotocamere ad alta risoluzione. E così anche Kodak, l'azienda che più di tutte ha fatto sì che tutti diventassero fotografi, è sull'orlo della bancarotta. Almeno stando alle indiscrezioni riportate dal Wall Street Journal secondo cui il colosso il gruppo americano starebbe pensando di chiedere la bancarotta protetta garantita dal "Chapter 11".

Che sia un addio alle pellicole che hanno scalzato le Polaroid dal mercato? A spot che hanno fatto la storia della televisione italiana, come quello che aveva come protagonista un simpatico alieno che ripeteva la frase "Ciribiribi Kodak"? Secondo il quotidiano finanziario, Kodak starebbe pensando di vendere alcuni asset e la notizia sarebbe confermata dal Financial Times secondo cui l'azienda starebbe negoziando con le banche una nuova linea di credito da utilizzare per un’eventuale ristrutturazione.

Lo storico colosso statunitense potrebbe, come riporta il WSJ, raccogliere tra i 2 e i 3 miliardi di dollari vendendo 1.100 brevetti, ma nessun acquirente si sarebbe fatto avanti. Il risultato è una perdita di 222 milioni di dollari nel periodo luglio-settembre in perdita di 222 milioni di dollari, il nono calo trimestrale in tre anni.

Fondata 131 anni fa da George Eastman, l’azienda è stata la prima nel 1888 a produrre una fotocamera adatta anche ai non professionisti e nel 1975 ha dato il via a una nuova era inventando la prima macchina digitale. Il declino di Kodak è però iniziato a fine anni '90, quando il gruppo ha perso il 95% di capitalizzazione di mercato, affondato dalla concorrenza straniera e dalla rivoluzione digitale.

Dal 2005 si è quindi lanciata nella produzione di stampanti a getto d'inchiostro.

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