Cronache

L’Ariston riconquista il Festival per altri tre anni

Il Festival di Sanremo, diversamente dalle voci che circolavano negli ultimi tempi su un possibile trasferimento al Mercato dei Fiori, continuerà a svolgersi al teatro Ariston almeno per i prossimi tre anni. La kermesse rimarrà così nella sua storica sede nel cuore della città e non si sposterà in Valle Armea, come già accaduto una volta negli anni '90. La pratica, portata all'attenzione del consiglio comunale, segue il rinnovo della convenzione con la Rai per l'organizzazione del Festival nel prossimo triennio. Si tratta del risultato di una lunga e delicata trattativa tra il Comune e la famiglia Vacchino titolare della struttura. «L'attuale convenzione è sostanzialmente uguale a quella precedente, cambiano però le voci di spesa che sono decisamente favorevoli al Comune - ha spiegato il vicesindaco Claudia Lolli - Le nostre esigenze erano quelle di avere l'utilizzo dell'Ariston e allo stesso tempo risparmiare. Il primo anno - entra nello specifico la Lolli - il Comune pagherà il 35% in meno sul canone giornaliero, passando dai precedenti 20.354 euro a 14.500. Poi avremo un piccolo incremento progressivo con 15.300 nel secondo anno e 18.000 nel terzo». Ridotti quindi i costi ma anche i giorni d'affitto, scesi da 135 a 80. «Non si pensi che questa sia stata una trattativa semplice - ha detto il sindaco Maurizio Zoccarato - Se da sempre si fosse risparmiata questa cifra, si sarebbero pagati oltre 10 milioni di euro in meno». La pratica, giudicata favorevolmente anche da tutta l'opposizione, è stata approvata all'unanimità. Una voce critica, però, è giunta proprio all'interno della maggioranza. «Il problema è che Sanremo non ha le strutture ed ancora una volta siamo e costretti ad andare a mendicare un prezzo inferiore ad un imprenditore privato – ha detto Massimiliano Moroni del Pdl – Con i soldi accantonati in questi anni si poteva fare un teatro da 1500 posti, invece in passato si è preferito utilizzarli per altro». A rispondergli è stato il presidente del consiglio comunale Marco Lupi della Lega Nord.

«Obiettivamente la creazione di un teatro così grande, che oltre durante il Festival sarebbe da gestire per tutto il resto dell'anno, avrebbe un costo gigantesco».

Commenti