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L’effetto Dan Peterson ha trasformato Milano

Basket: la nuova Armani liquida anche Pesaro Siena batte Roma. Il derby rilancia Varese. La novità in panchina non aiuta la Lottomatica. Tutti i risultati e il tabellone di Coppa Italia

L’effetto Dan Peterson  
ha trasformato Milano

Basta avere orecchio per capire cosa vuol dire giocare per Dan Peterson o dolcezza Leonardo, cosa vuol dire soffrire un derby come è capitato a Cantù, rimasta senza saliva a Varese, cosa vuol dire vivere nel mondo Montepaschi dove, anche se perdono per due mesi Bo McCalebb, l'uomo col turbo, non si fanno certo impressionare dalla Lottomatica con il falso cilicio dei pentiti rimasti a galla, mentre affogava l'allenatore Boniciolli sostituito dal focoso Filipovski.

Il basket chiude il girone di andata lasciando proprio Roma e Treviso, due colossi avvelenati da giocatori pigri che, come dice Tanjevic, non sudano nemmeno per fare la doccia, soltanto un gradino sopra la retrocessione virtuale, visto che la vittoria di Brindisi ad Avellino ha accorciato la classifica. Quindici giornate per inchinarsi di nuovo alla grandezza ideologica di Siena che ha sofferto per tre giornate, avendo cambiato mezza squadra, ma poi ha dominato e ieri a Roma si è vista la differenza fra i carmelitani scalzi affidati all'allenatore macedone e una squadra che cambia assetto alla vigilia di una difficile fase dell'Eurolega, ma non perde la sua vocazione cannibale, la sua rigorosa dedizione alla difesa, al gioco, senza regalare più di quello che doveva, con Zizis in campo per il doppio del tempo rispetto al passato, con Hairston da infilare bene nel gruppo aspettando mercoledì l'esordio di Jaric sul difficile campo di Istanbul.

La fine del girone di andata ci consegna anche le otto squadre per la coppa Italia che si giocherà a Torino dal 10 al 13 febbraio: Siena (1ª) troverà la Scavolini (8ª) che a Milano non è mai stata in partita mentre la gente delirava per il nano ghiacciato che prima scaldava i quasi seimila del Forum andando a salutare re Giorgio, poi scatenava la furia del falco Hawkins (23 punti) che corre e infiamma insieme a Jaaber (19), in attesa di un regista, visto che Finley è in cura in America (non ci sono medici per curare un ginocchio a Milano?), e di un pivot; l'Armani(2ª) dovrà vedersela con l'estemporanea Avellino (7ª) che ha rimesso in corsa Brindisi ; Cantù (3ª), calpestata dalla Cimberio nel 123° derby fra ex grandi d'Europa, affronterà Biella (6ª) che sarà la più vicina a casa anche se ieri ha perduto di nuovo davanti alla sua gente contro la Fabi di monsignor Pillastrini; affascinante la sfida proprio fra Montegranaro (4ª) e Bologna (5ª) che forse è la squadra del momento, pur essendo senza un americano forte come Kemp e con molti giocatori a pezzi.

Era la terza partita per Peterson contro una rivale che nei suoi tempi d'oro gli toglieva il sonno, ma anche lui, come il Leonardo che sta rilanciando l'Inter, ha scoperto subito il lato oscuro della squadra che doveva allenare e lo ha liberato da ogni freno, pur sapendo, come il collega brasiliano che né Armani, né Inter sono complete nell'organico per sfidare Siena o il Milan. Ieri la Scavolini è rimasta subito schiacciata dal ritmo di Milano (25-15), crollando nel terzo quarto (73-54) e rimontando quando l'uomo di Evanston, dopo aver tolto il freno a mano per il terzo successo, cercava di conoscere meglio certi giocatori cominciando dal Pecherov che sembra sempre nel paese dei campanelli.

Mezzogiorno speciale a Varese dove il tradizionale "Cata su" lo hanno urlato i tifosi della Cimberio che dopo 6 sconfitte consecutive ritrovava la gioia andando dietro a Phil Goss (26 punti), il ventottenenne talento di Washington cresciuto alla Drexel University, esordiente in A1 dopo aver girato fra Olanda, Turchia, Polonia, Israele, e, nella nostra A2, prima a Rimini e poi a Scafati dove ha chiuso come capocannoniere. Decisivo l'ultimo quarto (23-9).

C'era curiosità, aspettando di vedere come Siena avrebbe risolto il problema in regia senza Speedy McCalebb, ma soprattutto perché trovava Roma alla gogna e con un nuovo allenatore.

La valanga dei campioni ha soffocato la Lottomatica che ora dovrà soffrire molto con il nuovo sceriffo sloveno, anche se è rimasta in partita coi migliori più del previsto.

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