L’esperto Come è possibile partecipare alla ripresa dei mercati

Il controllo dei rischi tipicamente associato alla gestione patrimoniale individuale nella fase di incertezza economica rappresenta una componente fondamentale sulla quale impostare l’allocazione del patrimonio di un cliente private. Il ruolo del gestore professionale non deve limitarsi alla pura creazione di performance ma si deve estendere, in particolare in periodi di discontinuità, alla definizione personalizzata dell’asset allocation maggiormente adeguata a ricalcare il profilo di rischio del cliente. «Nell’attuale fase di mercato, riteniamo che i temi di investimento sui quali allocare il rischio siano principalmente le obbligazioni societarie, i titoli governativi Inflation linked (che legano il rendimento all’andamento del costo dell vita), un graduale reinserimento di componente azionaria nei portafogli tale da assicurare la partecipazione del patrimonio del cliente all’eventuale fase di ripresa dei mercati alla quale auspichiamo di assistere nel prossimo futuro», fa sapere Paolo De Rogatis, responsabile Centro investimenti Private di Banca Euromobiliare, mentre per Saverio Perissinotto, condirettore generale vicario di Intesa Sanpaolo Private Banking «dopo il recente rialzo dei mercati azionari, si avverte un maggiore interesse per l’esposizione all’equity, mentre prevale cautela per i titoli obbligazionari a lungo termine. Inoltre restano interessanti i corporate bond con scadenze a tre anni e, visti i bassi rendimenti dei Bot, le polizze assicurative di ramo I che possono offrire rendimenti sensibilmente superiori a quelli a breve termine». Suggerisce infine di avere in portafoglio il 60/70% di titoli obbligazionari equamente divisi tra bond societari e titoli governativi Luca Caramaschi, responsabile del Private Wealth Management di Deutsche Bank in Italia, il quale aggiunge: «L’azionario dovrebbe invece essere intorno al 10% con un incremento graduale attraverso la formula dei piani di accumulo e gli strumenti alternativi al 20-25% tramite l’investimento in materie prime (preziosi e agricoltura su tutti), immobiliare, hedge funds.

Il cash dovrebbe essere il minimo indispensabile per le esigenze di liquidità».

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