Cronaca locale

L’incredibile sabato di Schilpario, nella storia di miniere e minatori

Anche se splende il sole, mettete nello zainetto un caldo maglione di lana. Perché l'appuntamento di domani nel Parco delle Orobie Bergamasche non vi porterà alla scoperta di avvallamenti, forre e falesie tra i soleggiati pascoli alpini e i boschi della Val di Scalve, in un paesaggio per ampi tratti ancora incontaminato, ma vi condurrà verso il cuore delle montagne silenziose che la incoronano. Sarà un viaggio nella storia, nella cultura e nell'economia di una tradizione mineraria così antica che già i Camuni, prima ancora dei Romani, sfruttavano i giacimenti della valle. Lo si comincia alle 10.30 a Fondi, dove un tempo si trovavano i forni di precottura del ferro, proseguendo a piedi o a bordo di trenini nelle miniere di Schilpario, con una temperatura costantemente a 8°, lungo i binari della ferrovia originale e seguendo un percorso di quattro dei 60 km del complesso minerario, attrezzato con illuminazione elettrica, documentazione fotografica d'epoca, oggetti e utensili che ricordano il faticoso lavoro, incantati dai racconti di guide esperte e vecchi minatori, passando dalla storia della miniera alla geologia, dallo scavo alla fusione dei minerali.
Al termine, il ristoro a base di prodotti tipici della montagna accompagnato da esibizioni musicali sarà un piacevole ritrovarsi alla luce del sole. Il viaggio potrà proseguire nel pomeriggio al Museo Etnografico di Schilpario, al Museo della fauna selvatica di Vilminore e alla Latteria di Vilmaggiore. Info 347.4319334, parcorobie.

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