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L’ippica per risollevarsi dice basta alle Cassandre

Ernesto Cazzaniga

Avrei voluto darmi un periodo di silenzio, perché mi pare che si è parlato forse troppo e molte volte anche straparlato. Però a questo punto mi sento costretto a dire come la penso sino in fondo, senza remore né ipocrisie. Mi rendo perfettamente conto che forse non ne varrebbe la pena, ma è necessario un chiarimento, spero definitivo ed esaustivo, con fatti e non le solite chiacchiere e sciocchezze quali ci ha abituato l’ormai «incontinente» Maurizio Mattii, inesauribile e monocorde animatore di un sito Internet specializzato, a mio avviso, a fare del terrorismo psicologico nei confronti dell’ippica. Chiunque, infatti, può leggersi ed «apprezzare» gli interventi quotidiani sul sito Internet dell’Unagt (Associazione dei Guidatori Trotto), maniacalmente orientati a parlare soltanto e contro la gestione Unire, con particolare virulenza e animosità contro il segretario generale Panzironi. Anche se, per la verità, negli interventi, pomposamente definiti: «TG comitato...» - (ma di quale comitato si ciancia o di quale organismo è portavoce questo sito Internet?) - s’inizia a percepire una certa qual ostilità pure nei confronti dell’ex osannato, attuale commissario conte Melzi, reo di non avere corrisposto, non alle attese dell’ippica, per le quali sta facendo del suo meglio, ma ai pruriginosi desideri di un incarico ben remunerato (come da tempo del resto avevo raccontato, il Mattii mira essenzialmente a questo).
Non vi è stato giorno, da mesi, in cui sproloquiando a vanvera di cifre e bilanci, non si sia letto di uno sfascio imminente e garantito: riduzione del montepremi del 40% a causa della pessima gestione dell’attuale segretario generale.
A questo punto siamo arrivati al capolinea e le favole, come del resto tutte le favole, hanno un finale. E se questo finale non fosse così come per mesi ci è stato propinato da questo sito?
E se il bilancio preventivo 2007 non evidenzierà lo sfascio raccontato con voluttà e compiacimento in questi mesi - come ritengo verosimile - cos’altro dovranno inventarsi il buon Mattii ed i suoi fidi sostenitori tanto prodighi di titoloni con lo sfascio annunciato su autorevoli quotidiani sportivi? Allora cosa diranno?
Quale sarà la nuova trincea, mi pare già accennata, sulla quale attestare la sempre più sparuta pattuglia dei catastrofisti, e degli utili idioti che hanno seguito il pifferaio, che per mesi e mesi ha raccontato e fatto credere che la salvezza dell’ippica passava per la cacciata dell’attuale segretario generale, con l’implicito sottinteso: io sì che sarei in grado di riformare nel migliore dei modi l’ippica, altro che quella squadra di buoni a niente che bivacca a sbafo di noi ippici all’Unire!
Tanto per restare in tema, ultimamente ci sono stati attacchi indecorosi e soprattutto immotivati, nei confronti del ragionier Ferrara, persona che ha certamente dato all’Unire il meglio di sé con spirito di abnegazione e fedeltà assoluta. E tutto questo bailamme soltanto per la ricerca di un posto ben retribuito. Mi pare che il segno sia stato da tempo superato e sia ora che l’ippica riprenda la sua strada, anche se difficile e faticosa, senza curarsi troppo di simili Cassandre che hanno anteposto i loro obbiettivi ad una sana e costruttiva critica, sempre ben accetta.
Prevedo, senza essere il mago Othelma, che il prossimo cavallo di battaglia sarà il tentativo di addossare in toto alle casse dell’Ente la previdenza, ovvero la cassa pensioni dei guidatori, come in parte è già stato fatto, in maniera a mio avviso illegittima.
L’Unire versa al fondo pensioni Allenatori e Guidatori, una cospicua somma all’anno per lavoratori che sono liberi professionisti e non lavoratori dipendenti, che non hanno alcun rapporto diretto con l’Ente. Sarebbe come se i guidatori ad un certo punto volessero caricare esborsi non dovuti sulle spalle dei proprietari, per i quali hanno svolto la loro attività di liberi professionisti e pretendere da questi il pagamento delle loro pensioni.

Sarà bene, a questo punto, ricordare la fine dei topi incantati dal pifferaio di Hamelin.

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