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L’Italia scopre Geminiani: come vedere Tiger a 13 anni

Forza Italia: e non parlo di politica, Dio non me ne voglia, visti i tempi. Andiamo sul leggero e parliamo di golf: settimana, quella passata, all’insegna dell’Inno di Mameli, con buona pace di Va’ Pensiero, con Domenico Geminiani tredicenne napoletano di adozione, ma «abbronzato» come Tiger Woods, che a vinto all’Eagle Creek Golf & Country Club in Florida una delle prove più importanti del Junior Tour americano. Con questo successo il Tiger «de noantri» - sostenuto ed aiutato dalla federazione nella sua politica di promozione del golf - ha ottenuto un anno di esenzione dalle qualifiche per le gare junior del Tour americano e sappiamo che sin d’ora Domenico prenderà parte ai prossimi due tornei del circuito americano. Sta a vedere che abbiamo tra le mani un altro piccolo fenomeno alla Manassero. E a proposito di Matteo Manassero, nuovo testimonial dello sviluppo del golf in Italia - ma attenti a non rovinarlo mettendogli troppa pressione addosso -, agli Internazionali dilettanti d’Italia dopo aver vinto le qualificazioni ed essere stato determinante nel Trofeo delle Nazioni vinto dall’Italia, è arrivato fino alla finale e ha perso il titolo solo all’ultima delle 36 buche contro l’inglese Thomas Shadbolt, ventunenne di Luton.
A livello professionistico altro tricolore sul pennone grazie a un «maestoso» - così ha scritto la stampa britannica - Edoardo Molinari, che ha vinto l’Open del Kazakistan, il torneo più ricco del Challenge Tour con 400mila euro di montepremi. Edoardo, già vincitore dell’Open del Piemonte e con altri sei top ten nel corso della stagione, è andato al comando nel terzo giro con altri due contendenti, ma nell’ultimo giro ha lasciato tutti al palo, giungendo al traguardo con tre colpi di vantaggio sull’inglese Gane. Con i 64mila euro di prima moneta Molinari ha consolidato la sua prima posizione nell’ordine di merito e non dico che potrebbe andare in vacanza per il resto della stagione, ma la sua leadership è ormai garantita fino al gran final in programma a fine ottobre al San Domenico in Puglia. Grande Edo: il Tour europeo ti aspetta!
Sull’Alps Tour da sottolineare l’ottimo secondo posto di Andrea Perrino - già leader dell’ordine di merito - e quindi già promesso di diritto a giocare l’anno prossimo sul Challenge. All’Open internazionale della Mirabelle D’Or, in Francia, è giunto alle spalle del francese Julien Xanthopoulos (francese?).


Infine, nell’Open femminile di Francia, vinto per la prima volta da un’austriaca, la venticinquenne Nicole Gergely, brillante decimo posto della nostra Stefania Croce.

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