Roma

L’Udc: «Test antidroga anche alla Provincia»

Effetto trainante per l’iniziativa dell’Udc di Montecitorio che nei giorni scorsi ha dato vita, pur tra qualche iniziale polemica, a una mattinata interamente dedicata al test antidroga a cui si è sottoposta la quasi totalità dei parlamentari del partito di Casini. L’esempio, infatti, è stato raccolto e promosso dal capogruppo dell’Udc alla Provincia, Mario Ferrante, che ha inoltrato una richiesta formale al presidente Enrico Gasbarra «per estendere tale iniziativa a palazzo Valentini, sperando che i colleghi di tutti i gruppi vogliano dare spontaneamente un esempio di coerenza con i valori per cui insieme ci battiamo, compreso quello della lotta alla droga, che miete sempre più vittime». Ferrante, come scritto nella nota indirizzata a Gasbarra, si augura «di veder sostare al più presto davanti palazzo Valentini o nel cortile dello stesso edificio l’ambulanza-laboratorio per effettuare il test antidroga», perché quel giorno «io e i miei colleghi dell’Udc saremo in prima fila». Un posto che intende riservarsi pure Mario Cacciotti di Forza Italia (anche sindaco di Colleferro), che ha raccolto l’invito di Ferrante insieme a Andrea Napoleoni, vice capogruppo azzurro a palazzo Valentini. «Occorre avere un atteggiamento coerente tra quello che si dice e quello che si pratica nella vita. Quando il politico - spiega Napoleoni - viene chiamato a operare sul territorio deve essere nelle condizioni di esprimere al massimo il mandato degli elettori e perciò non può abusare di sostanze stupefacenti di qualsiasi natura. Sono favorevole a qualsiasi tipo di test, purché serio, come quello tricologico, che rivela se nei mesi precedenti si sia fatto uso di sostanze stupefacenti».
In linea con il test «del capello», è Piergiorgio Benvenuti, capogruppo di An. «Desidero fare un test scientificamente esatto che riveli una completa capacità di indagine anche indietro nel tempo esulando ogni ombra. Non sono per le iniziative di pura immagine. È doveroso sostenere con l’esempio, oltre alle campagne contro l’abuso di alcol, quelle rivolte agli studenti per convincerli della pericolosità delle droghe, leggere e pesanti, e nello stesso tempo impegnarsi per il reinserimento di quanti hanno sbagliato, accompagnandolo con la concreta condanna degli spacciatori. Sono perfettamente d’accordo con l’iniziativa di Ferrante. È un’ottima occasione per dimostrare ai cittadini i reali intenti comuni che uniscono il centrodestra a palazzo Valentini, in contrapposizione alla stanza del buco come proponeva mesi addietro qualche esponente del governo Prodi».


A tante buone intenzioni si collega l’augurio dei cittadini che i risultati, fatti con il tampone o con l’esame tricologico, possano essere poi resi pubblici.

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