Politica

L'Agcom: "Sovraesposizione del Cav nei tg" (ma nei talk show è il bersaglio preferito...)

Presentando i risultati del monitoraggio sul pluralismo politico, l'Agcom lancia un durissimo attacco: "Obiettiva sovraesposizione del premier che, oltre tutto, è direttamente parte nelle amministrative in quanto capolista a Milano". Ma nei talk show è il bersaglio preferito dai tribuni della sinistra 

L'Agcom: "Sovraesposizione del Cav nei tg" 
(ma nei talk show è il bersaglio preferito...)

Roma - Anche l'Agcom scende in campo. Presentando i risultati del monitoraggio sul pluralismo politico relativo alla campagna elettorale per le prossime amministrative, l'Authority lancia un durissimo attacco al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. L'Agcom denuncia, infatti, una sovraesposizione del premier nel tempo di notizia e ancora qualche squilibrio tra le forze politiche. Ma l'Authority si dimentica di sottolineare che nei talk show è il bersaglio preferito dai tribuni della sinistra.

Le accuse dell'Agcom Il consiglio dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha esaminato oggi, anche a seguito degli esposti presentati, i dati del monitoraggio sul pluralismo politico relativi alla campagna elettorale in corso. L’Authority avrebbe riscontrato che nel tempo di parola (criterio prevalente di verifica) si nota ancora "un qualche squilibrio" nonostante "nell’ultima settimana siano stati sensibilmente riequilibrati sbilanciamenti precedenti". Relativamente al tempo di notizia, pur considerando la libertà editoriale nel rappresentare l’attualità della cronaca, l’Agcom avrebbe invece rilevato la necessità che nella cronaca politica venga posta maggiore attenzione alla rappresentazione equilibrata di tutti i punti di vista, specialmente fra le opinioni delle forze politiche di maggioranza e quelle di opposizione, evitando che si determinino situazioni di vantaggio per determinate forze politiche o determinati competitori elettorali. L’Autorità ha, quindi, ribadito a tutti i telegiornali di attenersi con particolare rigore ai principi di completezza, correttezza, obiettività, equità, imparzialità e parità di trattamento di tutte le liste e i soggetti concorrenti, fino alla fine della campagna elettorale, ricordando che non è consentito un uso di riprese televisive con presenza diretta, non giustificata, di membri del Governo o di esponenti politici.

L’Autorità ha, infine, rilevato che nel tempo di notizia vi è "una obiettiva sovraesposizione del premier che, oltre tutto, è direttamente parte nelle elezioni amministrative in quanto capolista a Milano".

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