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Laici del Csm, Fini e Schifani: "Voto a oltranza" Intesa vicina: Pdl verso la convergenza su Vietti

Accordo tra Fini e Schifani: il parlamento si riunirà in seduta comune a oltranza fino a quando non saranno eletti gli otto membri laici del Csm. E' possibile che siano fissate anche due votazioni al giorno, così da arrivare all’elezione entro il 31 luglio

Laici del Csm, Fini e Schifani: "Voto a oltranza" 
Intesa vicina: Pdl verso la convergenza su Vietti

Roma - Il parlamento si riunirà in seduta comune a oltranza fino a quando non saranno eletti gli otto membri laici del Csm. Alla conferenza dei capigruppo di Montecitorio, i presidenti di Senato e Camera, Renato Schifani e Gianfranco Fini, hanno fatto sapere di aver concordato insieme il calendario. Ma la convocazione di giovedì potrebbe essere quella buona. Questa mattina sono proseguiti i colloqui in Transatlantico e, riferiscono le stesse fonti, è in via di definizione la griglia dei nomi da votare dopodomani. Al di là della rosa degli otto membri laici, l’intesa prevederebbe la vicepresidenza per Michele Vietti, esponente di punta dell’Udc.

Convergenza su Vietti Questa mattina il leader centrista Pier Ferdinando Casini ha incontrato, durante le procedure di voto a Montecitorio, il capogruppo al Senato del Pdl, Maurizio Gasparri. Argomento della discussione proprio il nodo sul prossimo vicepresidente di palazzo dei Marescialli. Così come si sono susseguiti contatti tra esponenti del Pdl e lo stesso Vietti. La decisione di riuninre il Parlamento in seduta comune a oltranza è stata concordata dai presidenti di Senato e Camera, Renato Schifani e Gianfranco Fini, e annunciata oggi alla conferenza dei capigruppo di Montecitorio. Nel Pdl, spiegano fonti di via dell’Umiltà, sarebbero dunque venute meno le pregiudiziali nei confronti del candidato centrista, sorte a seguito di voci che davano per concluso un accordo preventivo sottobanco tra il partito di Casini e il Pd. Accordo che ha spinto il Pdl a puntare su un suo candidato, Annibale Marini.

La posizione del Pdl Ora, invece, riferiscono le stesse fonti, ci sarebbe nel Pdl l’orientamento a convergere sul nome di Vietti. Gasparri, parlando con i giornalisti, si è detto "fiducioso" a che si arrivi a un voto utile entro il 31 luglio: "Ho visto che ci sono diverse dichiarazioni che escludono veti e conventio ad excludendum" sull’ipotesi di un vicepresidente del Csm scelto fra i 'laici' eletti dal centrodestra. Quindi, aggiunge, "non saranno eletti oggi, mi auguro però che il sì arrivi entro la fine di luglio. Mi sto adoperando in questo senso". Il segnale che si sarebbe vicini a superare l’impasse è arrivato proprio dall’aula: dopo cinque votazioni andate a vuoto, oggi è stato raggiunto il quorum, anche se sia la maggioranza che l’opposizione, ad eccezione dell’Idv, hanno votato scheda bianca.

L’eventualità che il Pdl converga sul nome di Vietti sarebbe la conferma di un dialogo aperto e che si vuole mantenere tale in Parlamento tra il partito di Via dell’Umiltà e quello di Casini.

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