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Lampedusa, mare in burrasca: si ribalta barcone "Oltre 250 persone disperse, solo 51 si salvano"

Gli sbarchi non si fermano. A causa delle condizioni pessime del mare (forza 6 e vento a 29 nodi) nel Canale di Sicilia, tra Malta e Lampedusa, si ribalta un barcone partito dalla Libia. Avvistate decine di cadaveri, anche quelli di alcuni bambini. Il dolore di Berlusconi: "E' una tragedia" 

Lampedusa, mare in burrasca: si ribalta barcone 
"Oltre 250 persone disperse, solo 51 si salvano"

Lampedusa - La scorsa notte un'altra ondata di disperati ha lasciato le coste dell'Africa per cercare di approdare in Italia. Sono 2mila gli immigrati sbarcati a Lampedusa nelle ultime ore. Ma nel Canale di Sicilia sconvolto dalla burrasca sono caduti in mare oltre 300 migranti durante le operazioni di soccorso alla loro barca. Solo 51 sono stati recuperati, tutti gli altri sono stati inghiottiti dal Mediterraneo in tempesta. Sarebbero già stati avvistate decine cadaveri.

"Donne e bimbi tra le vittime" Ci sarebbero molte donne e bambini tra le vittime del naufragio che si è verificato all’alba nel canale di Sicilia a 39 miglia da Lampedusa. È quanto si apprende dalle prime testimonianze riferite agli operatori umanitari dai sopravvissuti giunti in porto a Lampedusa. Ma dalla Capitaneria di porto spiegano che le notizie sono ancora molto frammentarie ed è ancora presto per confermare questo dato.

La tragedia Duecento, forse duecentocinquanta vittime. È il bilancio destinato a rimanere provvisorio, ancora per giorni, del naufragio di un barcone con a bordo oltre 300 tra somali ed eritrei che si è ribaltato la notte scorsa al largo di Lampedusa, dopo essere stato agganciato da una motovedetta italiana partita dall’isola per soccorrerla. La capitaneria di porto lampedusana riferisce di 51 persone recuperate e di almeno 150 dispersi. Il bilancio dei morti cresce con il recupero dei corpi in mare e dalle testimonianze dei sopravvissuti alla tragedia che è avvenuta a una quarantina di miglia a sud ovest dell’isola. Una traversata disperata che si è trasformata in un incubo. A determinarla sono state le cattive condizioni del mare. Proseguono intanto le ricerche delle motovedette, supportate da un motopesca impegnato in una battuta di pesca nel canale di Sicilia, alla ricerca di altri possibili naufraghi. Tra i corpi avvistati in mare anche quelli di donne e bambini, al largo di Lampedusa. Le operazioni di recupero sono tra l’altro rese particolarmente difficili a causa delle cattive condizioni del mare. Alcuni naufraghi sono stati portati al poliambulatorio di Lampedusa, tra loro anche una ragazza somala incinta. Secondo i medici la donna e il bambino non sono in pericolo di vita.

Burrasca in mare Le condizione meteo nella zona, a circa 39 miglia da Lampedusa, sono proibitive: il mare ha raggiunto forza 6, con raffiche di vento da Nord Ovest fino a 29 nodi. Nelle ricerche sono impegnate tre motovedette, un aereo e un elicottero della guardia costiera e un aereo maltese, oltre a un motopesca di Mazara del Vallo che è stato dirottato nella zona.

Il naufragio Secondo quanto riferito dal comando generale delle capitanerie di porto, gli oltre 300 migranti si trovavano su un barcone che aveva chiesto soccorso tramite telefono satellitare durante la notte alle autorità maltesi e, su richiesta di queste ultime, erano partite da Lampedusa due motovedette della guardia costiera e un elicottero della guardia di finanza. Giunta sul posto alle 4 circa di questa mattina, la prima delle motovedette ha intercettato il barcone alla deriva in una situazione di grave pericolo. "Il mare molto agitato (stato quattro) e la concitazione a bordo del barcone hanno reso vano ogni tentativo di trarre in salvo gli immigrati, finiti in acqua nel corso delle operazioni di soccorso" spiegano alle capitanerie di porto. Inoltre, il buio e le avverse condizioni meteo rendono difficili le operazioni di ricerca dei naufraghi, attualmente in corso da parte delle stesse motovedette e di un peschereccio dirottato sul posto dalla guardia costiera.

Barcone partito dalla Libia Il barcone che ha fatto naufragio nel Canale di Sicilia, sul quale vi erano più di 300 persone di nazionalità eritrea e somala (subsahriana), era lungo 13 metri circa ed era partito due giorni fa da Zuwarah, in Libia. Lo ha reso noto la guardia costiera italiana, aggiungendo che proseguono le operazioni di ricerca in mare, dopo il salvataggio di 48 persone operato da due motovedette della stessa guardia costiera nella notte a circa 40 miglia a Sud di Lampedusa, in acque di giurisdizione di Malta (competente per la ricerca e soccorso in quell’area). In zona stanno operando un elicottero e una motovedetta della guardia costiera italiana, specializzate nelle operazioni di ricerca, oltre ad un aereo maltese. Coinvolto nelle ricerche anche il peschereccio che la scorsa notte era stato inviato in zona per partecipare alle operazioni di soccorso. In mattinata le autorità maltesi hanno formalmente assunto il coordinamento delle operazioni di ricerca e soccorso. La guardia costiera italiana ha disposto l’invio in zona della motonave Flaminia presente a Lampedusa, da utilizzare come ulteriore supporto per le ricerche. A bordo imbarcherà un ufficiale della guardia costiera.

Il dolore di Berlusconi Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi esprime dolore, cordoglio e sgomento per la tragedia avvenuta la notte scorsa nel canale di Sicilia. "Il governo e io - si legge in un comunicato diramato da Palazzo Chigi - personalmente seguiamo con dolore e commozione gli sviluppi della tragedia avvenuta questa notte nel Canale di Sicilia, dove un barcone di migranti si è ribaltato provocando un numero imprecisato ma comunque alto di morti e dispersi fra uomini, donne e bambini".

Sbarchi: 25.800 immigrati da gennaio Dall'inizio dell'anno sulle coste italiane sono sbarcati 25.800 immigrati: 2.300 provenienti dalla Libia, gli altri dalla Tunisia.

Il dato è stato indicato nel corso della riunione a Palazzo Chigi della cabina di regìa tra governo, Regioni e altri enti locali sull'emergenza immigrazione. 

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