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L'annuncio di Contrada: "Non voglio risarcimenti Restituitemi l'onore"

L'ex funzionario del Sisde in un'intervista al mensile Il Sud: "Non sopporto l'idea che gli italiani sborsino anche un solo centesimo a testa per rimediare al torto da me subito"

L'annuncio di Contrada:  
"Non voglio risarcimenti 
Restituitemi l'onore"

L'annuncio è in linea con il personaggio. Con il Bruno Contrada tutto d'un pezzo che si è sempre detto servitore dello Stato anche se questo Stato, ingiustamente a suo parere, lo ha sbattuto in cella trattandolo da traditore, sconvolgendo la sua carriera e la vita sua e della sua famiglia. Ed in fondo è un appello che l'ex 007, sin dall'arresto il 24 dicembre del 1992 ha sempre fatto. Ecco perché, adesso che si apre uno spiraglio per la revisione di quella condanna che al di là del carcere subìto lui ha sempre ritenuto infamante, l'ex 007 rilancia : non voglio soldi, non voglio niente, ma restituitemi l'onore.

L'annuncio che, in caso di cancellazione della sentenza che lo ha condannato a dieci anni per concorso esterno in associazione mafiosa, non chiederà di essere risarcito per ingiusta detenzione Contrada l'ha affidato a una dichiarazione trasmessa, tramite il suo legale Giuseppe Lipera, al mensile «Il Sud»: «Non sopporto l'idea - ha spiegato l'ex 007 -che i miei compatrioti sborsino anche un solo centesimo a testa per rimediare al torto da me subito. Ciò sarebbe ingiusto e disdicevole. Desidero che si sappia che è mio fermo intendimento, nel caso di un esito positivo del ricorso per revisione, di non chiedere alcun risarcimento. Ho già scontato gran parte della pena irrogatami e la mia attuale strenua lotta non è per la libertà o per un eventuale lucro a titolo di riparazione degli impagabili danni subiti, ma solo ed esclusivamente per la restituzione del mio onore di uomo dello Stato: onore ingiustamente infangato».

Contrada, in attesa della prima udienza del processo di revisione fissata a Caltanissetta per il prossimo 8 novembre, è agli arresti domiciliari per gravi motivi di salute. Il prossimo 25 ottobre il tribunale del Riesame di Palermo si pronuncerà sull'ulteriore proroga della detenzione a casa. L'ex 007 ha già scontato gran parte della pena, visto che è stato detenuto, in regime di carcerazione preventiva, per 31 mesi e 7 giorni, dal '92 al '95, e poi è tornato in cella nel 2007, quando la Cassazione ha reso definitiva la sentenza di condanna. Secondo i calcoli dell'avvocato Lipera in tutto l'ex 007 ha da scontare meno di un anno.

Sempre che la revisione non annulli tutto.

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