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L'Apache assalta il fortino svedese e la Juve vola

Importante vittoria al debutto nel girone di una Juve che ci mette un tempo per avre la meglio su un Malmoe non trascendentale, ma messo bene in campo

Tevez e sullo sfondo Lichtsteiner, i migliori in campo per la Juve
Tevez e sullo sfondo Lichtsteiner, i migliori in campo per la Juve

La Juve e Allegri cominciano col piede giusto l'avventura in Champions, cogliendo 3 punti contro il Malmoe: punti ancora più fondamentali vista la vittoria a sorpresa dell'Olimpyacos contro l'Atletico Madrid.

Padroni di casa che cominciano all'attacco, esercitando una buona pressione nei primi minuti e costringendo il Malmoe nella propria metà campo, ma la porta degli Svedesi non ha corso pericoli, perchè i Bianconeri pur facendo girare bene il pallone non sono riusciti a scardinare la retroguardia avversaria. Al 9° c'è stato il primo giallo della partita e a finire sulla lista dei cattivi è stato Pa Konate, per un brutto intervento su Pogba. Poco dopo il Malmoe si è fatto vedere dalle parti di Buffon con un calcio d'angolo, dal quale però non sono nati pericoli. La Juve dopo il buon avvio di partita ha cominciato a trovare difficoltà contro un avversario ben messo in campo e che ha mostrato di essere venuto a Torino senza l'intenzione di fare le barricate: ovvio che alla fine, viste le difficoltà per arrivare al tiro, Asamoah al 16° abbia optato per un tentativo dalla distanza, che si è alzato poco sopra la traversa. Tre minuti dopo è arrivata la prima occasione da goal del match e ad averla è stata proprio il Malmoe: Eriksson si è trovato a tu per tu con Buffon e ha tirato a colpo sicuro, trovando però la grande risposta del portiere bianconero, che ha messo in angolo. La Juve, passato lo spavento, ha subito risposto, con un colpo di testa di Asamoah (uno dei migliori stasera) poco sopra la traversa. Undici di Allegri che ha continuato a mantenere il pallino del gioco, ma gli Scandinavi hanno continuato a chiudere bene gli spazi negli ultimi 16 metri, costringendo i giocatori bianconeri a provare spesso la soluzione da lontano, con esiti poco soddisfacenti. Una buona occasione è capitata sui piedi di Llorente al 35°: lo Spagnolo si è trovato in area e si è girato tirando senza pensarci due volte, ma il suo tiro è stato rimpallato.

La ripresa, dopo un primo tempo in cui la Juve ha sofferto l'ottima organizzazione difensiva degli Svedesi, è inizato senza cambi. La Juve ha continuato a faticare nel trovare la chiave per scardinare la difesa avversaria, complice un gioco poco fluido e con una circolazione di palla spesso lento, ma al 59° una grande azione sull'asse Asamoah-Tevez (triangolazione tra i due con colpo di tacco del Ghanese a ridare palla all'Argentino) ha portato quest'ultimo a poter tirare di prima intenzione e a gonfiare la rete avversaria, spezzando un personale digiuno che durava da più di 1000 minuti. Due minuti dopo c'è stato un goal giustamente annullato a Llorente per fuorigioco. La Juve, apparsa rigenerata e rinfrancata dal goal, ha cominciato a giocare molto meglio, potendo contare anche su un Lichtsteiner che nella ripresa ha fatto il bello e il cattivo tempo sulla propria fascia. Il Malmoe una volta subito il goal è andato in bambola e non ha avuto la forza di reagire, rischiando di subire il 2 a 0 all'83°, con Llorente che però si è visto due volte negare la gioia del goal da un superlativo Olsen. Il portiere svedese non ha però potuto nulla al 90°, quando Tevez ha trovato la doppietta personale con un calcio di punizione magistrale,  che ha chiuso i conti e dato 3 punti importantissimi alla Juve.

In sintesi non una Juve scintillante, ma match del genere si possono anche pareggiare. Con squadre chiuse, però, si comprende perchè Conte insistesse così tanto per avere ali veloci e precise nei cross. Due terzini sugli esterni, nonostante uno splendido Lichtsteiner, non sono Di Maria e Cuadrardo, ma questa sera tanto bastava...

in futuro non è detto. 

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