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L'Arcigay: "Si scusi con omosessuali e donne"

L'Arcigay su tutte le furie dopo la battuta del premier: "La sua frase  espressione di una cultura machista, arretrata e offensiva". L'affondo di Di Pietro: "Il suo posto ideale non è palazzo Chigi ma una bettola di periferia". Capezzone: "Premier è rispettoso di ogni orientamento". Il ministro Carfagna: "Battuta non oscura lavoro del governo per i gay". Vendola: "Il tempo delle barzellette è finito"

L'Arcigay: "Si scusi con omosessuali e donne"

Roma - Una battuta "gratuita" e "volgare" che offende "non solo le persone omosessuali ma anche le donne" e per la quale Berlusconi si deve scusare. Così Paolo Patanè, presidente nazionale dell’Arcigay, commenta quanto detto dal presidente del Consiglio dei ministri stamani a Rho, dove ha sostenuto che "è meglio essere appassionati di belle ragazze che gay". "Questa frase - ha spiegato Patanè - è espressione di una cultura machista, arretrata e offensiva per le persone omosessuali ma anche per donne. Un frase che proviene da un atteggiamento di disprezzo nei confronti della dignità delle persone e che conferma il clima imbarazzante e grottesco in cui cui il presidente del Consiglio sta precipitando il Paese. Berlusconi - ha concluso Patanè - si scusi con tutti, con le persone omosessuali e con donne per una frase dietro la quale c’è una visione del mondo femminile che non fa onore al capo del governo di un Paese dell’Unione europea".

Di Pietro: il suo posto non è Palazzo Chigi "Il posto ideale per Berlusconi non è certo palazzo Chigi ma una bettola di periferia. Oggi, infatti, abbiamo avuto l'ennesima prova dell'inadeguatezza del signor Silvio Berlusconi a ricoprire il ruolo di presidente del Consiglio. Berlusconi vive ancora nell`età della pietra, anzi, é peggio: vive nell`era delle discriminazioni razziali, sessuali, etniche e religiose". Lo dice il leader Idv, Antonio Di Pietro commentando la frase del premier sui gay. "Bisognerebbe ricordargli che, nel frattempo, il nostro Paese ha ratificato il trattato di Lisbona che ha riconosciuto il diritto alla non discriminazione basata anche sull'orientamento sessuale. Essere gay è solo un diverso modo dell'essere e non una condizione di cui vergognarsi".

Capezzone: è rispettoso di ogni orientamento "Conosco Berlusconi come un uomo profondamente, intimamente rispettoso di ogni persona - dice il portavoce del Pdl Daniele Capezzone  e quindi di ogni identità, orientamento e preferenza affettiva e sessuale. È il suo governo che, con il ministro Carfagna, ha messo in campo una importante campagna contro l’omofobia, mai realizzata prima". "Sono convinto che non si possa giudicare il premier per una sola parola - aggiunge Capezzone - in giorni nei quali è sottoposto a pressioni e attacchi di ogni tipo. So per certo che pensieri e sentimenti irrispettosi, offensivi, o peggio ancora discriminatori, sono lontanissimi da lui".

Carfagna: battuta non oscura lavoro per i gay "Quella di Silvio Berlusconi è stata una battuta, la chiusa di un discorso serio, di ben altro tenore. Non intendeva assolutamente, né ha mai inteso, offendere le donne o gli omosessuali. Questo governo, anzi, ha il merito di essersi impegnato, come nessuno prima, contro le discriminazioni nei loro confronti". Così il ministro per le Pari opportunità, Mara Carfagna.

Vendola: avanspettacolo mette tristezza "Il tempo delle barzellette è finito - ammonisce il governatore della Puglia Nichi Vendola -.

Non perché noi di sinistra non sappiamo ridere, ma perchè il tuo umorismo, il tuo avanspettacolo continuo, il tuo teatro della virilità, mettono tristezza, sembrano i titoli di coda di un film finito male, vengono percepiti come comportamenti insieme smodati e patetici".

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