Cronache

Las Vegas, gara di Indycar finisce in tragedia Il pilota Dan Wheldon muore dopo un incidente

Il pilota britannico è rimasto vittima di un tragico incidente mentre correva sul circuito di Las Vegas, nell'ultima prova stagionale di IndyCar. Nonostante i soccorsi, è deceduto in ospedale per le gravi ferite riportate nello schianto Foto - Video

Las Vegas, gara di Indycar finisce in tragedia 
Il pilota Dan Wheldon muore dopo un incidente

Due volte vincitore della 500 miglia di Indianapolis, Dan Wheldon è morto ieri durante la prova finale della IndyCar Series, sul circuito di Las Vegas. Il pilota 33enne è rimasto coinvolto in un grave incidente al dodicesimo giro di gara. L'auto di Wheldon si è rovesciata su un secondo mezzo, colpendo poi la recenzione di protezione e finendo a terra capovolta. Il pilota è stato trasportato poco dopo l'incidente in ospedale con un elicottero, ma non è sopravvissuto alle gravi ferite riportate durante lo schianto.

Nell'incidente che ha causato la morte del pilota britannico sono rimasti coinvolti quindici mezzi, alcuni dei quali hanno preso fuoco. In seguito allo schianto la competizione è stata annullata e i piloti partecipanti hanno compiuto cinque giri di pista come segno commemorativo.

Parlando con la stampa, per annunciare la morte di Wheldon, che era uscito dall'incidente malridotto ma ancora in vita, il Ceo di IndyCar, Randy Bernard ha dichiarato "I nostri pensieri e le nostre preghiere sono alla sua famiglia", interpretando i sentimenti di tutti i colleghi.

Una vita nei motori - Wheldon aveva iniziato a correre con i kart all'età di quattro anni, quando ancora era residente in Gran Bretagna - il pilota viveva a St. Petersburg, in Florida, con la moglie e le figlie, dopo essersi trasferito negli Stati Uniti nel 1999. In 2002 era entrato in IndyCar, gareggiando con Panther Racing e sostituendo poi Michael Andretti nel 2003, ottenendo ottimi risultati e guadagnandosi il titolo di "Rookie of the year". Nel 2005 era arrivata la sua prima vittoria, durante una gara corsa in Giappone e lo stesso anno aveva vinto la 500 miglia di Indianapolis, primo britannico a riuscirci dal 1996, anno in cui la vittoria era andata al connazionale Graham Hill. 

In caso di vittoria della gara, Wheldon avrebbe ricevuto un assegno da 5 milioni di dollari, messo in palio per ogni pilota non regolare che fosse riuscito a vincere l'ultima gara della stagione. Il posto del pilota britannico in Indy era infatti stato preso a inizio stagione da J.R.

Hildebrand e Wheldon era passato a testare i prototipi per la Herta, lavorando anche come commentatore televisivo. 

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