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Latte, la protesta invade Strasburgo

Centinaia di allevatori in manifestazione a Strasburgo contro il crollo del prezzo del latte. La battaglia degli allevatori va avanti da mesi

Latte, la protesta invade Strasburgo

Bruxelles - Centinaia di allevatori in manifestazione a Strasburgo contro il crollo del prezzo del latte. Forse un migliaio di persone che vengono da Francia, Germania, Portogallo, Italia e altri Paesi europei manifestano lanciando slogan per un "prezzo onesto" del latte mentre il Parlamento europeo tiene la sua seduta inaugurale. La battaglia degli allevatori va avanti da mesi, da quando il prezzo alla produzione è caduto a 20-22 centesimi al litro, una cifra che denunciano come più bassa del costo di produzione. "Tutta colpa - affermano i contestatori - della liberalizzazione del settore".

La protesta a Strasburgo Al grido "Ammazzate la legge e non la vacca", o ancora "un prezzo equo per il latte, yes we can", alcune migliaia di produttori di lattieri europei, tra cui oltre un centinaio di italiani, sono scesi in strada a Strasburgo davanti alla sede del Parlamento europeo chiedendo soluzioni concrete per la crisi in cui da mesi si dibatte il settore, ormai al collasso. A livello europeo il prezzo del latte è ormai al minimo storico: 16 centesimi al litro al produttore quanto il costo alla stalla è tra 35 e 40 centesimi. Chiamati a raccolta dall’European milk Board (Emb) e dal Coordinamento europeo Via Campesina, tra 1500 e 2mila allevatori (secondo l’organizzazione) sono giunti da Germania, Belgio, Olanda e Francia.

La protesta italiana Anche dall’Italia sono presenti a Strasburgo due pullman con 110 produttori provenienti essenzialmente dalla Lombardia, ha detto all’Ansa Roberto Cavalieri del direttivo dell’Emb e presidente dell’associazione produttori della Pianura Padania (Apl) che guidava la manifestazione. "Il messaggio che vogliamo inviare è chiaro, ha spiegato Cavalieri: ci vuole una revisione immediata dell’organizzazione di mercato del settore in quanto la crisi è tale che non si può attendere il 2015" quando è prevista la fine del sistema europeo delle quote latte. "Riteniamo fallimentare - ha proseguito - la politica della commissaria U3 all’agricoltura Mariann Fischer Boel improntata fino ad oggi ad un unico intervento, che contribuisce all’ammasso del latte in polvere e del burro. Questa non può essere una soluzione per il rilancio del settore e - ha aggiunto Cavalieri - concordiamo con il ministro Luca Zaia che ieri si è schierato contro" il ritiro dal mercato del latte in polvere e del burro a spese dell’Ue. I manifestanti italiani hanno anche denunciato la recente decisione di Bruxelles "che liberalizza il ricorso a caseinati da utilizzare, al posto del latte, nella produzione di formaggi.

In questo modo - ha detto Cavalieri - si trasformano i caseifici in laboratori chimici e si dice la parola fine al settore caseario che vuole trasformare il latte che esce dalle stalle".

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