Cultura e Spettacoli

Lauren Bacall: «Amo i film noir Vorrei interpretare una cattiva»

«Ora che stanno tornando i bravi registi recitare m’allunga la vita»

da Berlino

The Walker di Paul Schrader denuncia l'ipocrisia sessuale, partendo da una figura, il walker appunto, spesso di bell'aspetto e gay, che accompagna mogli troppo sole. Qui è il figlio (Woody Harrelson) di un influente politico, che si trova invischiato nell'omicidio dell'amante di una delle sue clienti. Una delle signore che intrattiene nelle serate di canasta è interpretata da Lauren Bacall (vedova di Humphrey Bogart e Jason Robards) e star di decine di film.
Signora Bacall, si può considerare The Walker un film sui gay?
«È un film sull'ipocrisia e la superficialità dell'ambiente politico».
Il potere ha sempre un legame col sesso.
«L'avesse solo con quello...».
Che cosa prova quando recita?
«Credo d'essere arrivata alla mia età perché ho recitato tanto».
Dunque?
«Recitare per me è vivere».
In uno dei suoi romanzi parlava della paura come sprone.
«Certo, ma in riferimento alla carriera di un attore. Senza quella, non c'è competizione».
Come sceglie i suoi ruoli?
«In passato li distillavo. Ora i buoni ruoli femminili d'età sono rari».
Com'è cambiato il modo di fare cinema?
«Iniziai sessant'anni fa, ma Hollywood è rimasta la stessa».
E le star?
«Quelle stanno tornando, come i bravi registi».
Fa sempre teatro?
«Anche senza quello non vivrei».
Il suo genere preferito?
«Il noir».
Ne girerebbe uno?
«Mi piacerebbe fare la cattiva».


In sintonia col suo volto serio e austero?
«Sono diventata famosa grazie a quello».

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