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La Lazio stecca alla nona, il Milan ringrazia

da Ascoli

Chissà se la Lazio, dopo 8 vittorie consecutive, avrà preso sottogamba la sfida di Ascoli. Considerando i 36 punti di differenza i presupposti potevano starci tutti, ma è andata diversamente. Alla fine, incredibile ma vero, a recriminare sono stati i padroni di casa. L'Ascoli, due volte in vantaggio, può prendersela solo con se stessa. La Lazio dopo un primo tempo in sordina (una parata di Eleftheropoulos su Mauri e gol annullato a Stendardo) nella ripresa ha fatto vedere le cose migliori. Con la squadra in dieci, Rossi ad un certo punto ha giocato con un 3-2-4 mai visto gettando nella mischia prima Jimenez e poi Inzaghi.
Cambi che hanno portato fortuna ai biancocelesti che prima con Rocchi (28') hanno annullato il vantaggio di Soncin (25') e poi con Jimenez (39') quello di Di Biagio (31' su rigore). Partita nel segno di Stendardo che al 19'pt s'è visto annullare un gol per fuorigioco e nella ripresa al 12' ha centrato la traversa e al 30' si è visto sventolare il rosso per aver messo giù Bjelanovic sul rigore.
La Lazio ha dimostrato di meritare il terzo posto spingendo sull'acceleratore in dieci e rischiando di essere colpita in contropiede. Ma ha perso due punti in chiave Champions.

Il Milan ringrazia e proprio mercoledì sarà ad Ascoli.

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