Cronaca locale

La Lega non vuol mollare Varese Fontana costretto al ballottaggio

La Lega non vuole mollare la «sua» Varese, ma il sindaco uscente Attilio Fontana è costretto al ballottaggio. Tra due settimane, infatti, dovrà vedersela con Luisa Oprandi, la maggiore antagonista dell’ex presidente del Consiglio regionale, sulla quale il centrosinistra al completo ha giocato le sue carte per cercare di scalzare Fontana dalla poltrona di «primo cittadino». Obiettivo che appare per la verità pressochè proibitivo per l’esponente del cartello delle sinistre, ferma al 30,4%.
Molto distanti gli altri candidati, che si sono spartiti il resto della torta, senza minimamente sperare di impensierire i due maggiori contendenti. Così, nell’ordine, Mauro Morello, sostenuto da Udc, Fli e Pri, ha rimediato il 6.7%; Alessio Nicoletti, alfiere della lista civica «Movimento Libero», ha ottenuto il 3,2%; dietro di lui Francesco Cammarata, esponente del movimento dei «grillini», con un significativo 3,1%; quindi Mauro Della Porta Raffo (Pensionati e lista civica) con il 2,6%; quindi l’esponente di Rifondazione comunista e Comunisti italiani Carlo Scardeoni, con l’1,5%; Raffaella Greco (Unione italiana) con l’1,4%; Flavio Ibba (Alleanza di centro e Democrazia cristiana) con l’1,1%; infine Egidio Castelli (Fronte indipendentista Lombardia) chiude la classifica con lo 0,2%.
Il ritorno a Palazzo Estense per la seconda volta consecutiva del «borgomastro» leghista, sostenuto anche dal Pdl, sembra dunque soltanto rimandato, e il risultato conseguito da Fontana dimostra che l’alleanza tra Popolo della libertà e Lega Nord, almeno nella «Città giardino», è vincente. Certo, si sperava di festeggiare subito la vittoria, ma non tutti i suoi sostenitori erano disposti a scommettere sull’ein plain al primo turno. Così, già da oggi, Attilio Fontana è impegnato ad affinare la sua seconda corsa verso Palazzo Estense. Un obiettivo che sembra comunque a portata di mano per l’avvocato varesino, certamente uno dei più amati degli ultimi tempi dai suoi concittadini.

Del resto, Fontana può vantare un curriculum di grande spessore: varesino, classe 1952, eletto due volte al Consiglio regionale, che aveva lasciato nel 2006 proprio per affrontare la sfida tutta varesina, il sindaco uscente si è saputo guadagnare la stima dei suoi colleghi lombardi, che nel settembre del 2009 lo hanno voluto alla presidenza di Anci Lombardia, l’associazione nazionale dei comuni italiani.

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