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Lela Loren, il fascino latino «La vera donna nasce in Italia»

La protagonista della serie tv «Power»: «In America la femminilità è quasi tabù: qui da voi ho imparato come ci si veste. E a essere sexy»

Lela Loren, il fascino latino «La vera donna nasce in Italia»

Il fascino latino ha il volto di Lela Loren. Sarà perché viene dalla California, perché ha origini messicane e parla l'italiano con un accento così sexy da essere sensuale ad ogni parola. Sarà perché il suo personaggio - ovvero Angela, il sostituto procuratore della serie tv Power la cui terza stagione partirà in esclusiva su Axn (canale 122 di Sky) martedì alle 21 - ha gli occhi calienti, gli stessi che ti guardano ad ogni domanda dell'intervista. Sarà perché Lela, negli Usa una star, ha imparato ad essere donna qui da noi. E appunto per questo sa spiegare cos'è il fascino latino.

Partiamo da Angela, allora.

«Il mio personaggio è appunto un procuratore federale e il suo lavoro è incarcerare spacciatori di droga. Ha un carattere duro, deciso, ed è anche un po' manipolatrice. Diciamo potete ritrovare un aspetto molto femminile che non c'è solo in Power...»

Cioè «Potere»: il potere è sexy?

«Per quanto mi riguarda no, o meglio non è sexy in sè: ritengo il perseguimento del potere pericoloso ed egoistico. Ma ha anche un aspetto positivo quando è potere dell'amore o di fare comunità. Non è il caso di questa serie Tv però...».

E come cambia il potere tra uomini e donne?

«Ah, c'è una forte differenza, quasi uno stereotipo. Per questo una donna presidente degli Stati Uniti sarebbe un fatto eccitante e un vero cambiamento dei ruoli. Lo dico da donna: la Clinton spesso è stata attaccata solo perché non è un uomo. Ma le cose stanno cambiando e io sono fortunata ad essere nata in un tempo in cui il mondo fa progressi del genere».

Per una donna meglio la Tv o il cinema?

«Non cambia essere donna, come attori non si può scegliere, bisogna cogliere le opportunità. Recitare in ogni caso non è un lavoro lineare, ma in Tv è tutto più veloce. La cosa bella è che la qualità ha avuto un boom e i personaggi delle serie a volte sono molto più profondi».

Ed essere latina cambia il modo recitare?

«Cambia con i personaggi, ma la differenza è come quando si recita in italiano per un film ambientato in Puglia o a Milano... Non è questione di essere latina, ma di essere onesta e preparata nel proprio lavoro».

Parliamo dell'Italia allora

«Io amo il vostro Paese, anni fa ho fatto sei mesi di stage allo Iulm durante i quali ho imparato l'italiano. Ma soprattutto qui ho imparato cosa vuol dire essere donna...».

Davvero?

«A Sacramento, in California, negli Usa, l'immagine della femminilità è molto maschile. Quando sono arrivata a Roma si son detti: Ma chi è questa? Come si veste?. Vivendo qui ho imparato ad accettare il mio corpo: so che suona strano, ma sono diventata più sensuale grazie all'Italia».

Ha imparato il fascino...

«Sì: anche rispetto al nudo non ci sono i tabù che ci sono negli States. La prima volta che sono andata in spiaggia e ho visto donne di ogni tipo che prendevano il sole in topless sono rimasta sorpresa. Ma da noi c'è una mancanza di femminilità che ti insegnano in famiglia, da voi c'è la fierezza di essere femminili. Mi avete aperto gli occhi...».

E dunque ha imparato anche ad apprezzare la moda...

«Beh, per esempio Emilio Pucci: mi piace vestire così quando sono in Italia. Perché ho imparato a vestirmi: dovrei insegnarlo alle donne americane? Forse... E poi ho imparato anche le cose che una donna non deve mai fare per essere sexy...».

Tipo?

«Ad esempio non sapevo che non fosse il caso di toccarsi le scarpe. Negli States è come con la frutta: tutti la prendono in mano e la annusano prima di comprarla. Così come si toccano sempre le scarpe. Ma da voi non si fa!».

Dicevamo la moda per Lela Loren...

«Scarpe Gianvito Rossi. E poi ovviamente Giorgio Armani, Alberta Ferretti che fa cose meravigliose, Prada, Versace. Ma comunque non mi sono mai vista come modella, preferisco fare le foto».

Per finire il cinema. Italiano naturalmente...

«Io amo molto Ladri di Biciclette. E poi il Fellini di Otto e Mezzo e La Dolce Vita, con quel magnifico attore di Marcello Mastroianni. E ancora Il Postino, l'Ultimo Bacio, la Vita è bella...»

E il ruolo perfetto per un fascino latino come il suo?

«Sarebbe in un film in Italia, mi piacerebbe molto. Ma - lo sa? - ho già impersonato un personaggio italiano. È capitato in un film girato in spagnolo in cui avevo alcune battute nella vostra lingua. Sul set poi parlavo in inglese e alla fine era da mal di testa. Tutto molto poco sexy...

».

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