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L'esercito delle api cacciatrici per la sicurezza negli aeroporti

Ora servono i fondi, ma il progetto c'è, testato sia in Italia sia negli Stati Uniti e in Gran Bretagna. Potrebbe essere schierato presto un temibile esercito insolito con scopi di antiterrorismo: le api cacciatrici di esplosivo. Con un opportuno addestramento, sono in grado di identificare svariate sostanze esplosive, ed essere impiegate in stazioni e aeroporti. Tutto testato: un esperimento, chiamato Apiboom, è stato svolto a Bologna dal Crea, il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria di Bologna. Poi tutto si è fermato per mancanza di fondi. Non bisogna pensare a un grande sciame che invade un aeroporto: bastano quattro api per svolgere una perfetta ricognizione. Se a un cane servono quattro mesi per l'addestramento, alle api basta un giorno. E se un cane costa intorno ai 3mila euro, una famiglia di 20mila api non supera gli 80. L'unico ostacolo è la loro vita breve, quindi, le «truppe» dovrebbero essere continuamente integrate e preparate. Per l'addestramento si usa lo stesso sistema dei cani: l'ape, inserita in un piccolo cilindro, viene esposta a una serie di odori e viene ricompensata con un liquido zuccherino quando capta l'esplosivo. Alle successive esposizioni a determinate sostanze l'operaia estrarrà la piccola lingua, la ligula, in attesa della ricompensa.

A decodificare i movimenti della ligula ci pensa una valigetta dotata di raggi infrarossi in cui la squadra delle poliziotte viene inserita. EFo

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