Cultura e Spettacoli

Letteratura, vendute all'asta due lettere inedite di Oscar Wilde

Sono state battute da Christiès a New York per 12.250 dollari

Tre lettere dello scrittore irlandese Oscar Wilde (1854-1900) sono state battute ad un'asta di Christiès a New York con un'aggiudicazione complessiva di 12.250 dollari. Due delle tre missive, secondo quanto ha precisato un portavoce di Christiès, appaiono sconosciute, dal momento che non sono comprese nella più nota e completa delle raccolte epistolari di Wilde, l'edizione «The Complete Letters» di Holland and Hart-Davis. In una delle lettere, non datata, l'autore del «Ritratto di Dorian Gray» si rivolge a C. W. Dowdeswell, un gallerista di Londra, nella speranza che possa aiutare un suo amico, tale mister Worres, interessato a esporre i suoi quadri giapponesi nella capitale inglese. «Potete aiutarlo e dargli un consiglio? I suoi lavori sono interessanti, ne sono sicuro», scriveva Wilde. Nella seconda lettera inedita, anch'essa non datata e spedita come le altre da Londra, indirizzata questa volta al «caro Phil», Oscar Wilde dichiarava perentoriamente: «Io sono in guerra con l'accademia». Il possibile riferimento potrebbe essere alla rivista «The Academy», che spesso lo aveva preso di mira. La terza lettera, che risulta pubblicata nell'edizione «The Complete Letters» di Holland and Hart-Davis, fu spedita a James B. Pond (1838-1903): lo scrittore intercedeva in favore di una giovane e promettente attrice, Romola Tynte, nella speranza che potesse affermarsi a livello internazionale.

Wilde chiedeva all'impresario teatrale Pond di prendere sotto la sua ala protettiva l'attrice, sottolineandolo come la giovane poteva recitare non solo in Inghilterra ma anche negli Stati Uniti, «dato che sono sicuro avrà eguale successo».

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