Cultura e Spettacoli

Il lettore italiano? Pigro ma abitudinario: i libri li compra ancora in libreria

Secondo l'ultimo rapporto dell'Aie, il volume d'affari complessivo dell'editoria libraria è diminuito di oltre il 4% ma resistono le grandi librerie (che anzi vedono cresciuto il loro volume d'affari del 4,6%. Ancora marginale il settore degli ebook (solo lo 0,1%)

Gli italiani? Lettori pigri. Ma soprattutto abitudinari. Nell'era dell'ebook e della vendita on line, gli italiani continuano a preferire l'acquisto dei volumi cartacei in libreria (meglio ancora se librerie grandi che fanno capo a qualche catena diffusa su tutto il territorio). Ecco alcuni dati tratti dal rapporto dell'ufficio studi dell'Aie (associazione degli editori) che è stata presentata ieri a Francoforte dove è in corso la sessantaduesima edizione della Buchmesse. I dati si riferiscono all'anno passato. A una diminuzione del giro d'affari complessivo (-4,3%: oggi il mercato librario vale 3,4 miliardi di euro) e della produzione di titoli (-0,5%; si producono oggi oltre 58mila titoli) fa da contraltare una crescita del fatturato nei canali trade (quelli rivolti direttamente al pubblico: +3,5%) e un aumento della lettura di libri (+1,1%, pari a 800mila nuovi lettori). Ancora marginale invece il nuovo fenomeno degli e-book che secondo le stime fornite sempre dall'ufficio studi dell'Aie dovrebbe raggiungere per il prossimo Natale la quota dello 0,1% sul totale (3,4 milioni di euro).
Il libro si compra sempre nelle più nelle librerie di catena, un po' meno al supermercato, un po' più in edicola, molto più on line. Gli italiani nel 2009 continuano a preferire la libreria per l'acquisto dei libri (+2,5%). Crescono in particolare le vendite nelle librerie di catena (+4,6%) e nelle librerie online (+13,9%). Diminuiscono in modo importante invece il rateale (-20,4%) e i collezionabili (-31,4%).
Migliorano ancora i rapporti con l'estero: cresce l'export del libro, diminuiscono (ancora) le traduzioni. Cresce poi l'export del libro italiano, attestandosi a 42 milioni di euro (+2,2% rispetto all'anno precedente). E continua il trend positivo che vede ridursi il peso delle opere di autori stranieri sul totale della produzione libraria: oggi i titoli tradotti sono 10.046, corrispondenti al 20,1% del totale di quelli pubblicati (nel '97 erano il 24,9%); le copie stampate e distribuite non di autori italiani sono pari al 36,7% (nel '97 erano il 40,3%).
Cresce poi il volume d'affari della vendita di libri on line. Le librerie virtuali fanno segnare un +24,5% rispetto al giugno 2009 e le librerie di catena (anche per un loro aumento numerico) un +6,3%.

Solo le librerie a conduzione familiare confermano, in questa prima parte dell'anno, le difficoltà a mantenere la loro quota di mercato, facendo segnare un -2,2% sul giugno 2009.

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