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"L'ho fatto 4 volte ma al viagra dico no"

È "specializzato" in antistaminici. "Meglio guadagnare meno e senza rischi"

"L'ho fatto 4 volte ma al viagra dico no"

Ventiquattro anni, laureato in Biologia, alla sua quarta esperienza da cavia. Ecco il racconto della sua esperienza.

Com'è entrato in contatto col mondo delle cavie umane?

«Da una bacheca Facebook universitaria dedicata all'omologazione di nuovi farmaci».

Lei è alla quarta sperimentazione. In che arco di tempo si è sottoposto alle precedenti ricerche?

«Negli ultimi tre anni ne ho fatte quattro».

Quanto ha guadagnato complessivamente?

«Poco meno di 3mila euro».

Ha subìto contraccolpi sul suo stato di salute?

«No. Eccezion fatta per i disturbi collaterali legati alla sperimentazione del farmaco».

Cioè?

«Mal di testa, sudorazione accentuata, a volte conati di vomito».

Di che farmaco si trattava?

«Ho sempre operato nel campo degli antistaminici. Mi hanno proposto anche prodotti simil-viagra e antidepressivi, ma non li ho presi in considerazione perché la sperimentazione sarebbe stata molto più lunga - ma anche molto meglio retribuita - e poi temevo affetti collaterali più consistenti. Meglio accontentarsi di poco ma rischiare meno...».

Qual è la condizione fondamentale per essere accettati come cavia umana?

«Essere sano».

Nel suo caso qual è stata la procedura di «reclutamento»?

«Sono stato prima sottoposto a un test telefonico e riguardante età, abitudini (fumo, alcol, droghe, cattiva alimentazione, allergie), etnia: basta un risposta inadeguata e si è fuori...».

Superata la prima fase cosa accade?

«Si passa alle analisi di laboratorio: prelievo del sangue, analisi delle urine, pressione, elettrocardiogramma, prove allergiche e chek up generale».

Il trattamento incide sulla qualità della vita?

«Nel mio caso no».

Precauzioni particolari?

«Alla fine di ogni studio la cavia deve rispettare un periodo di disintossicazione di almeno trenta giorni».

Segue un regime alimentare ad hoc?

«Dipende caso per caso. Io tendo ad assumere vitamine, bere molta acqua e consumare tanto pesce.

Proibito vino e superalcolici».

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