Liberty e arte contemporanea La Versilia è un capolavoro

Liberty e arte contemporanea La Versilia è un capolavoro

È forse l'unico luogo in Italia ancora legato al ricordo della Belle Époque e adesso che l'affollata stagione dei bagni può dirsi archiviata, a Viareggio arriva il momento giusto per «tuffarsi» nella storia e nell'arte e scoprire le sue atmosfere retrò. La moda dei «bagni di mare» è nata proprio da queste parti, nella seconda metà dell'Ottocento, quando vennero costruiti i primi stabilimenti balneari, tutti in legno.
La piccola capitale della Versilia è oggi una sorta di monumento en plein air allo stile Liberty che contraddistingue il lungomare e tutto il centro storico. Distrutta da un grande incendio nel 1917, per la sua ricostruzione furono chiamati grandi architetti come Galileo Chini, Alfredo Belluomini e Ugo Giusti che le diedero un volto nuovo, un'impronta ancora perfettamente conservata in molti dei suoi bagni storici, come il famoso Bagno Martini, rimasto miracolosamente intatto da un secolo, o come il Bagno Balena, che non deve il nome alle sue gigantesche dimensioni, ma alla famiglia dei proprietari. Altri simboli dell'estate viareggina di una volta sono il Gran Caffè Margherita, con le sue scenografiche cupole decorate di piastrelle in ceramica colorata, e lo storico Bagno Nettuno, tra i primi d'Italia (nato nel 1864).
Tutto il chilometrico lungomare ospita una mostra fotografica all'aperto intitolata «La Versilia ritrovata» che fa rivivere gli anni Trenta attraverso una raccolta di rare immagini d'epoca. Risalgono ai primi anni del Novecento anche molte ville: da Villa Nistri, costruita nel 1912 in stile orientaleggiante al Villino Flora, ispirato alla Secessione viennese e a Klimt e al curioso Villino del Guscio. Anche molti grandi alberghi conservano intatte le tendenze architettoniche di quell'epoca, come l'elegante Principe di Piemonte, aperto nel 1925 con il nome di Select Palace e poi ribattezzato così nel 1938 (www.principedipiemonte.com).
Un'occasione da non perdere per un fine settimana a Viareggio è la bella mostra sulla Secessione romana (pittura in Italia 1900-1935) ospitata fino al 3 novembre al Centro Matteucci, con opere di Boccioni, Morandi, De Chirico, Carrà, Casorati e Soffici (www.centromatteucciartemoderna.it). Ma assolutamente da visitare è anche la Gamc (www.gamc.it), la Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea nell'ottocentesco Palazzo delle Muse: oltre 700 autori del XX secolo e ben 102 opere del viareggino Lorenzo Viani.
Continuando a seguire il fil rouge dell'arte e della storia non si può certo tralasciare una sosta a Pietrasanta, che da Viareggio dista solo pochissimi chilometri. Più che una «Piccola Atene», come viene chiamata per la sua antica tradizione artistica, le cave di marmo e le fonderie, è un vitalissimo centro di creatività contemporanea, pieno di atelier di scultori di fama internazionale.
Dal 1200, quando fu fondata da Guiscardo da Pietrasanta, è un crocevia di artisti di fama mondiale, da Michelangelo Buonarroti al Vasari fino ai moderni Henry Moore, Pietro Cascella, Kan Yasuda, Jean Michel Folon, Arnaldo Pomodoro, Joan Mirò. In tanti, tra loro, hanno donato opere alla città, facendone un museo a cielo aperto, una «passeggiata artistica» lungo il Parco Internazionale di Scultura Contemporanea che si snoda tra piazza Duomo, la Chiesa e il chiostro di S. Agostino, piazza Crispi e viale S. Francesco.
Qui Igor Mitoraj e Botero hanno «casa e bottega» e non è raro incontrarli al bar in piazza del Duomo, magari ricoperti di polvere di marmo, oppure nelle fonderie, intenti a dar vita a dei magnifici bronzi. Artisti all'opera, da Gerolamo Ciulla a Maria Gamundi, si incontrano alla storica Fonderia Artistica Mariani, mentre il laboratorio La Polveriera è una fucina di giovani talenti venuti da tutto il mondo. Infine da non perdere la visita del Museo dei Bozzetti, che spiega come e perché Pietrasanta è diventata la capitale mondiale della scultura.
Non solo laboratori, mostre e gallerie: nel borgo artistico della Versilia il giro dell'arte è anche l'aperitivo al Bar Michelangelo o al Caffé Pietrasantese, tutti e due in piazza Duomo. Per assaggiare la famosa «scarpaccia», gustosa focaccia dolce e salata. Da provare è anche la cucina casalinga, dalla ribollita ai gamberi con fagioli, del Gatto Nero nella trecentesca Rocchetta Arrighina (tel. 0584.70.135, www.trattoriagattonero.it).
Per informazioni: www.aptversilia.it; www.comune.viareggio.lu.it; www.comune.pietrasanta.lu.

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