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Libia, la Camera Usa blocca i fondi a Obama

Approvato un emendamento che vieta l’utilizzo di fondi per le operazioni militari americane in Libia. Il voto è la conseguenza del diffuso malcontento del Congresso dopo la decisione di Obama di non consultare i parlamentari per l’inizio delle operazioni militari nello scorso mese di marzo

Libia, la Camera Usa blocca i fondi a Obama

Washington - La Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti ha approvato ieri sera un emendamento che vieta l’utilizzo di fondi per le operazioni militari americane in Libia. I deputati hanno approvato il testo con 248 voti a favore e 163 contrari. Il voto è la conseguenza del diffuso malcontento del Congresso dopo la decisione del presidente Barack Obama di non consultare i parlamentari per l’inizio delle operazioni militari nello scorso mese di marzo. L’emendamento adottato alla Camera fa riferimento a una legge del 1973 o "Legge sui poteri di guerra" concepita per limitare i poteri presidenziali sulla partecipazione ai conflitti ma di sovente ignorata da molti capi di Stato Usa. "Nessuno dei fondi disponibili in questo progetto di legge può essere utilizzato in violazioni del War Powers Act’, si precisa nel testo dell’emendamento presentato dal democratico Brad Sherman.

Aiuti umanitari E sempre ieri due senatori americani hanno presentato un progetto di legge che mira ad autorizzare l’amministrazione americana a trasformare i fondi congelati del leader libico Muammar Gheddafi in aiuti umanitari per la popolazione libica. Il presidente della commissione finanziaria del Senato, il democratico Tim Johnson, e il suo collega repubblicano Richard Shelby hanno depositato il testo che mira a trovare una soluzione alla "crisi umanitaria, in un momento in cui mancano prodotti alimentari e attrezzature mediche di base". Il testo, ugualmente sostenuto da senatori influenti come John Kerry, John McCain e Carl Levin, autorizza Obama a confiscare i fondi e gli altri beni del regime congelati dal governo statunitense per utilizzarli con fini umanitari.

Gates: Gheddafi cadrà Il leader libico Muammar Gheddafi cadrà, "o per la sua spontanea volontà o perché ci penserà qualcun altro per lui".

Lo ha detto in un'intervista ad Associated Press il segretario alla Difesa Usa Robert Gates, che inizialmente si era opposto alla partecipazione delle forze americane alla missione militare in Libia.

 

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