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Libia, i ribelli: commando per uccidere Gheddafi

"Potremmo predisporre un commando militare il cui compito sarà quello di assassinare Muammar Gheddafi". Lo ha annunciato il ministro della Giustizia del Consiglio nazionale transitorio, Mohammed Ibrahim al-Alaqi, in un’intervista al giornale arabo "al-Hayat". Intanto, secondo Le Figaro, la Francia avrebbe cominciato ad armari i ribelli

Libia, i ribelli: commando per uccidere Gheddafi

Tripoli - "Potremmo predisporre un commando militare il cui compito sarà quello di assassinare Muammar Gheddafi". È quanto ha annunciato il ministro della Giustizia del Consiglio nazionale transitorio libico, Mohammed Ibrahim al-Alaqi, in un’intervista al giornale arabo ’al-Hayat’. "Stiamo preparando un commando per assassinarlo - ha affermato - e prevedo che potremmo celebrare la cerimonia funebre per il suo cadavere entro poche settimane". L’esponente dei ribelli libici ha inoltre aggiunto che il Cnt "è intenzionato a rendere esecutivo il mandato di cattura emesso dal Corte Penale Internazionale nei confronti di Gheddafi. L’operazione - ha spiegato - scatterà "appena i ribelli entreranno a Tripoli", una questione di "qualche settimana".

La Francia arma i ribelli Intanto la Francia avrebbe cominciato ad armare i ribelli berberi, paracadutando equipaggiamenti sui miliziani che combattono contro il regime di Muammar Gheddafi sulle montagne a sud di Tripoli. A rivelarlo è il quotidiano Le Figaro che cita documenti segreti dell’intelligence e fonti interne. L’iniziativa punta a sostenere i ribelli berberi della regione di Djebel Nafusa nell’operazione di accerchiamento della capitale libica nonché a incoraggiare una rivolta popolare contro il regime nella città. Nessun commento finora è arrivato da Parigi. "I mercenari non sono più pagati e vengono malnutriti. C’è una grave carenza di carburante, la popolazione ne ha avuto abbastanza" avrebbe riferito una fonte, sottolineando che "se i ribelli raggiungono i sobborghi di Tripoli, la capitale avrà la possibilità di sollevarsi contro Gheddafi".

Fra gli armamenti paracadutati dalle forze francesi ci sarebbero fucili d’assalto, mitragliatrici, granate con propulsione a razzo e missili anti-carro Milan di fabbricazione europea.

 

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