Cultura e Spettacoli

Il libro La deriva s’intravede già nel presente

Nella New Era il mondo, globalizzato e uniforme, è diviso in due, Oriente e Occidente si fanno la guerra, e la corrispondente Johanna Misleading («Giovanna la fuorviante») la racconta con perizia. Le città sono tutte uguali, le case basse e le auto elettriche. La New Era è quel tempo dove «era da tempo immemorabile che il mare non sapeva più di mare». Sono scomparsi gli alberi, le corse dei cavalli sono simulate al computer, il cibo e le città hanno il medesimo aspetto e il medesimo sapore. Anche il cibo culturale non sfugge alla megamacchina omologante: e infatti il potere dell’informazione ha ceduto il passo all’Informazione al Potere, e la Grande Mousse, ovvero il Capo del governo, è anche il Direttore dei media e dell’editoria concentrati in un solo magacomplesso: Tele World, Radio World, EdiWorld, che sfornano «informazione organica, omogenea, completa, obiettiva, equilibrata e, per dirla con una parola in voga, totale», proclama la Grande Mousse, e controllata dal Cec, il Calcolatore Elettronico Centrale. I cittadini sono monadi costantemente attaccati alle cuffie per essere in touch con l’Informazione Unica, sempre in tempo reale, dove il passato non viene ricordato ma rielaborato e falsificato, compresa la religione. La New Era è un eterno presente globalizzato per cittadini depotenziati di ogni capacità e autonomia critica. Questo mondo, che assomiglia all’inferno pulito e asettico di Matrix e non alla megalopoli puzzolente di Blade Runner, è il mondo di Matteo, un giornalista che s’imbatte in una sequenza di brutali omicidi occultati dall’Informazione Unica. Matteo è il protagonista di Il dio Thoth (Marsilio), la fatica romanzesca con cui Massimo Fini sceglie di portare all’estremo futuro e alle estreme e deliranti conseguenze la deriva che lui, antimoderno di pregio, intravede nella contemporaneità. Ci sono i francofortesi, un orwellismo non temperato, Dick, Gibson, Brazil e Ray Bradbury, ma anche i fumetti di Nathan Never, in questo libro apocalittico dove gli uomini liberi sono braccati dal Potere come criminali e dropout, al pari degli abitanti di Zion a Matrix. E gli uomini liberi, nella società dove «tutti lavorano nell’Informazione», sono gli UnInformed, ribelli in stile jüngeriano che passano al bosco per sfuggire all’Informazione Unica e Bulimica che uccide la realtà. L’ordine sociale è fondato sulla reiterazione della finzione assoluta. Anche Oriente e Occidente sono pure simulazioni, v’è solo un mostruoso Centro globale fondato sul culto del progresso.

Se odiate il Progresso unilineare, le sue promesse e la sua longa manus mediatica, e siete già dei Matteo, e volete staccare la spina del Cec, e pensate che ogni catastrofe celi sempre, ciclicamente, un nuovo inizio di civiltà, e che Thoth ne sia il guardiano, questo è il romanzo che fa per voi.

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