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Amore a distanza: i consigli per sopravvivere

Vivere una storia a distanza significa combattere ogni giorno con la mancanza dell’altro/a e la gelosia. Ecco i nostri consigli per vivere bene un amore che è fisicamente lontano

Amore a distanza: i consigli per sopravvivere

Gli amori a distanza hanno come protagonisti milioni di italiani che per ragioni lavorative o per scelta vivono lontani. Un tempo questo tipo di relazioni era destinato ad infrangersi e durare poco a causa delle complicazioni che le caratterizzano.

Oggi durano di più grazie alle possibilità offerte dalla tecnologia odierna come video chat e piattaforme digitali che permettono di condividere momenti ed emozioni anche se fisicamente non si è vicini. Secondo la sessuologa Marinella Cozzolino questo tipo di legami si basa sulla scelta, non è casuale. E’ vero, l’incontro avviene casualmente in vacanza, al lavoro, al pub, ad un concerto, quando meno te l’aspettavi ma poi sono le persone coinvolte a decidere se continuare a vivere una storia che non risparmia alti e bassi, sofferenze, dubbi e precarietà emotiva.

Chi vive una storia a distanza combatte ogni giorno con il vuoto, il mistero, la mancanza, il sospetto e la gelosia. Però un rapporto di questo tipo ha anche i suoi vantaggi come il desiderio e il bisogno dell’altro che rende costantemente viva la relazione. Una storia a distanza rende liberi e lascia ad ognuno la possibilità di coltivare il proprio spazio individuale fatto di passioni, interessi e amici.

Per poter sopravvivere ad una storia a distanza occorre essere positivi, avere pazienza e fiducia nell’altro. Non serve a nulla lamentarsi continuamente, colpevolizzarsi a vicenda, considerarsi sfortunati. Ecco alcunI consigli di sopravvivenza se si decide di intraprendere una storia a distanza:

1) Programmare: abbiate spirito di adattamento e organizzazione per programmare i prossimi incontri. Fare progetti per il futuro crea complicità nella coppia e mantiene il legame saldo nei giorni in cui si è lontani;

2) Comunicare con creatività: dialogare al telefono e in chat rendendo l’altro/a partecipe di ciò che si fa durante la giornata. Raccontarsi consente di conoscersi a vicenda. Fissate dei momenti quotidiani in cui sentirsi come se fossero degli appuntamenti;

3) Evitare le persecuzioni telefoniche: comunicare fa bene ma non è sano opprimere o tartassare l’altro/a nei momenti meno opportuni ad esempio durante una riunione di lavoro o durante le ore trascorse a seguire un corso di formazione. Bisogna rispettare gli spazi altrui e saper gestire la tentazione di controllare continuamente ciò che sta facendo l’altro/a;

4) Godersi il “qui” e ora”: quando ci si incontra vivete intensamente ogni singolo attimo facendo ciò che vi piace fare insieme. Non pensate già al distacco se no rischiate di non godervi efficacemente il tempo vissuto insieme;

5) Imparare a gestire il tempo dedicato a se stessi: per evitare che la tristezza prenda il sopravvento in certi giorni in cui ci sentiamo soli perché l’altro/a ci manca tanto da stare male, inventatiamoci delle cose da fare nei giorni che ci separano. Si consiglia di frequentare corsi, coltivare delle passioni come suonare uno strumento musicale, leggere, scrivere, imparare una nuova lingua. Impiegare il proprio tempo in maniera proficua consente di avere la mente occupata e deviarla dalla malinconia e dalla nostalgia;

6) Non avere paura di litigare: se l’altro/ a ci fa arrabbiare perché non tolleriamo assolutamente un suo comportamento o abbiamo frainteso qualcosa non abbiate paura di affrontare l’argomento quando vi incontrate. Mantenete la calma e la pazienza, due virtù utili per gestire questo tipo di relazione.

Confrontarsi di persona sull’argomento è meglio perché le parole hanno un valore e un peso diverso quando le si proferiscono “a tu per tu”.

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