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Birra a rischio: troppo caldo per le coltivazioni di orzo

Siccità e caldo torrido minacciano la bevanda più famosa del mondo

Birra a rischio: troppo caldo per le coltivazioni di orzo

Birra a rischio dopo le ondate di calore che da qualche anno invadono il mondo. Siccità e caldo torrido stanno creando notevoli problemi alle coltivazioni di orzo. E proprio questo è l’ingrediente principale di una delle bevande più famose del mondo: la birra. Bevanda alcolica antichissima, ottenuta attraverso la fermentazione alcolica di malto d’orzo, ovvero l’orzo germinato e essiccato. Le conseguenze per gli amanti delle bionde sono molto preoccupanti. Se il caldo non dovesse calare, entro il 2099 la produzione di birra avrà un deciso calo, con conseguente impennata dei costi che si ripercuoteranno sui principali Paesi produttori e consumatori di birra: Irlanda, Inghilterra, Scozia in prima fila.

Questa apocalisse è pubblicata sulla rivista Nature Plants, dopo uno studio condotto da Cina e Stati Uniti, in collaborazione con l’Università della California, la ricerca è stata coordinata da Steven Davis. I ricercatori hanno osservato che “nei periodi di siccità e calore estremi la produzione di orzo si riduce drasticamente”.Gli studiosi, coordinati da Wei Xie, hanno elaborato al computer 5 diverse ipotesi, relative alle diverse situazioni climatiche che si potranno verificare nel corso dei prossimi anni. In questo modo hanno potuto avere un’idea della situazione futura delle coltivazioni di orzo, qualora questo clima caldo e arido dovesse peggiorare. I ricercatori hanno notato che “questi eventi estremi possono causare una sostanziale riduzione della resa dell’orzo nel mondo”. Desertificazione e cambiamenti climatici potrebbero quindi mettere a dura prova la sua produzione. La perdita stimata potrebbe variare dal 3 al 17%, a seconda del livello di siccità e delle temperature che si registreranno. Dovremo quindi rassegnarci a dire addio alla bevanda definita da Shakespeare “pasto da re”? Forse no, sicuramente la pagheremo più cara. In Irlanda una pinta potrebbe aumentare tra il 43 e il 338%.

Scenario migliore in Italia, dove una birra potrà costare “solo” 4 euro in più.

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