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Salute: i meno istruiti vivono meno

La salute può dipendere dal livello di istruzione: il sistema sanitario è correlato alle diseguaglianze sociali e anche alle differenze geografiche

Salute: i meno istruiti vivono meno

La salute dipende dal livello di istruzione? I due fattori potrebbero essere collegati, stando a quanto afferma l’“Atlante italiano delle disuguaglianze di mortalità per livello di istruzione”, realizzato dall'Istituto nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti e il contrasto delle malattie della povertà (Inmp), in collaborazione con l’Istat.

Secondo quanto riporta Adnkronos infatti, “in Italia le persone meno istruite di sesso maschile rispetto alle più istruite mostrano in tutte le regioni una speranza di vita inferiore di tre anni. Chi ha un basso titolo di studio ha una probabilità di morte superiore del 35% tra gli uomini e del 24% tra le donne”.

Ma non è finita. Le regioni del sud Italia presentano infatti un rischio più elevato di mortalità, per varie cause - tanto che al Mezzogiorno, in particolare in Campania, si muore mediamente un anno prima, indipendentemente dagli anni di studio, anche se le morti per tumori sono maggiori al Nord. Tra le cause di morte più diffuse nel meridione ci sono invece le malattie cardiovascolari.

In generale, quindi, in Italia - si legge nel report degli esperti - le disuguaglianze su base geografica si intrecciano con quelle sociali su base individuale, sebbene le seconde non spieghino completamente le prime, il dato sembra suggerire l'esistenza di fattori di contesto in grado di generare differenze geografiche al netto delle differenze socioeconomiche nella salute. Tra i fattori da valutare sono senz'altro compresi quelli riferiti all'assistenza sanitaria erogata, in particolare per le note differenze territoriali in ambito di prevenzione”.

Focus quindi sul sistema sanitario nelle varie regioni, ma anche sugli stili di vita che causano le diseguaglianze in ambito salute e sui fattori ambientali e occupazionali che possono inasprire condizioni patologiche.

A questo proposito è fondamentale analizzare la ricerca e la valutazione dei fattori di rischio e della qualità dell’assistenza sanitaria, perché eliminare le disuguaglianze comporterebbe un notevole risparmio sul sistema sanitario.

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