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La scelta del partner: decisione consapevole o inconscia?

Perché scegliamo un determinato partner piuttosto che un altro. La nostra scelta è mossa dalla nostra consapevolezza o da un meccanismo inconscio che è alla base di essa?

La scelta del partner: decisione consapevole o inconscia?

L’Uomo è un “animale sociale” che non può fare a meno di interagire con gli altri e costruire con essi delle relazioni significative. Una delle sue esigenze primordiali è quella di contribuire all’evoluzione della sua specie tramite l’unione e l’accoppiamento con esemplare di sesso opposto. Le motivazioni che ci spingono a ricercare un partner sono molteplici. C’è chi si strugge per anni nella sua ricerca. Se analizzate bene il nostro contesto sociologico, esso si muove tutto sulla ricerca dell’amore. Molti sono i film, le canzoni, i romanzi e le opere artistiche che vertono su questa famigerata tematica. L’Uomo non può fare a meno di sentirsi amato e amare. Se viene meno questa esigenza si sente incompleto, inutile, privo di stimoli e motivazioni. E’ come se l’Amore gli dia una ragione di vita, un’energia potente in grado di conferirgli un senso e un valore. La scelta del partner è un meccanismo apparentemente spontaneo. Sin dall’adolescenza ci costruiamo dentro di noi un ideale di bellezza da inseguire costituita da caratteristiche fisiche e psicologiche specifiche.

La scelta del partner in realtà segue delle regole biologiche e psicologiche ben precise che giocano un ruolo fondamentale all’interno del rapporto di coppia. Secondo le più accreditate teorie evoluzionistiche, sul piano biologico, l’Uomo sceglie il partner che gli offre più possibilità di garantire la sopravvivenza della prole. Il partner in questione deve essere "sano". Si massimizzano in questa scelta le caratteristiche indicative di salute, giovinezza e fertilità. Nelle donne un viso femminile e docile risulta più attraente se rispecchia appunto tratti infantili e caratteristiche facciali che segnalano maturità sessuale. Guance scavate, zigomi alti e pronunciati, sopracciglia alte e sorriso sono in grado di comunicare emozioni positive come calore, sensualità, sensibilità, capacità di accudimento. Per quanto riguarda la scelta dell’uomo ideale vengono considerati di più esemplari di uomo con caratteristiche in grado di comunicare affidabilità perché l’atteggiamento protettivo e accudente è sempre stato ritenuto attraente dalle donne nelle società di stampo patriarcale.

Dal punto di vista psicologico ci sono motivazioni inconsce. Il partner può essere scelto per soddisfare una o più di queste esigenze:

- Colmare le nostre carenze: proiettiamo sull’Altro i nostri desideri insoddisfatti, le caratteristiche che ci mancano. L’Altro è colui che ci completa, ci fa sentire integri, Spesso al Partner si delega il compito di risolvere i propri problemi e conflitti;

- Per concretizzare il principio di somiglianza: il partner deve condividere i nostri stessi ideali, valori, lo stile di vita. Grazie a lui ci si sente meno alieni in un mondo che si percepisce avverso e si contrasta la solitudine che non si accetta e ci fa star male;

- Per riprodurre lo schema genitoriale: questa esigenza può essere supportata da due desideri diversi e contrastanti tra loro. Da una parte c’è il desiderio inconscio di trovare nel partner la madre o padre che abbiamo tanto amato nel corso della nostra esigenza. Al contrario cerchiamo disperatamente un partner capace di curare le ferite o carenze inflitte dalla figura affettiva che durante l’infanzia ci ha procurato dei traumi o delle mancanze.

Qualunque sia la nostra motivazione o esigenza vitale alla base della scelta del nostro compagno, fidanzato o altro, un rapporto sano secondo la psicologa Jole Baldaro Verde autrice del famoso saggio “Lo spazio dell’illusione- Viaggio intorno la coppia”, la scelta del partner è frutto di una scelta consapevole e matura e valida per la nostra evoluzione solo se sono stati soddisfatti in maniera equilibrata in età adulta i seguenti bisogni primari:

- Bisogno di attaccamento: libertà di fare scelte sociali, politiche, personali. Essere capaci di essere “fedeli a se stessi”;

- Bisogno di identità sessuale: accettazione della meta verso cui si indirizza la propria pulsione sessuale;

- Bisogno di autostima: trova soddisfazione nel successo scolastico, lavorativo, nel rapporto coi colleghi, gli amici, i superiori;

- Bisogno di agire la sessualità: viene soddisfatto a partire dal primo rapporto sessuale.

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