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Come stilare buoni propositi concreti e realizzabili

Alla fine di ogni anno ci si ritrova a stilare liste di buoni propositi che a fine Febbraio già saranno dimenticati. Il problema è che si stilano obiettivi irrealizzabili. I cambiamenti avvengono in maniera graduale e riguardano obiettivi concreti e definiti. Ce lo dimostra la scienza

Come stilare buoni propositi concreti e realizzabili

L’anno 2018 sta per terminare e ci accingiamo ad addentrarci in un anno nuovo tutto da vivere intensamente e a pieno.

E’ inevitabile, in questo periodo dell’anno, stilare liste di buoni propositi che hanno per oggetto obiettivi che si intendono perseguire e concretizzare. A volte questi obiettivi sono così lontani dal proprio stile di vita, oltre ad essere irrealizzabili. Spesso necessitano di tempo, pazienza e molto impegno per diventare parte della realtà concreta e quotidiana.

A spiegarcelo è una recente ricerca scientifica pubblicata in questi giorni sul magazine Psychology Today condotta dalla psicologa esperta in comportamento umano Susan Weinschenk. Dal suo studio approfondito sull’argomento “buoni propositi” è emerso che l’errore più ricorrente che si fa quando si stilano liste di buoni propositi è quello di puntare ad un cambiamento drastico e veloce. Ciò è umanamente impossibile perché secondo la psicologa Susan Weinschenk si può cambiare ma solo compiendo pochi passi.

L’80% dei buoni propositi che si stilano all’inizio di ogni anno nuovo sono destinati a fallire a causa di questo errore ricorrente. Già da fine Febbraio si tende a perdere di vista ciò che si era prefissati di realizzare e perseguire all’inizio dell’Anno Nuovo. Gli obiettivi più diffusi che la gente mette nero su bianco all’inizio dell’Anno Nuovo sono perdere peso, adottare uno stile di vita sano e praticare tanto sport.

Secondo la scienza questi obiettivi non sono definiti e circoscritti come dovrebbero. Per modificare efficacemente le abitudini che nel corso della propria esistenza si sono radicate, occorre fare piccole cose giorno per giorno. La gradualità consente effettivamente di attuare azioni concrete e grandi, capaci di attivare il vero e proprio cambiamento dell’essere umano. Stilare obiettivi circoscritti e ben definiti è di vitale importanza. “Fare esercizio fisico" ad esempio, non è un obiettivo definito.

Bisogna puntare ad obiettivi più circoscritti come ad esempio in questo caso, “camminare venti minuti al giorno per quattro volte a settimana”.

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