Stile

L'imperfetta ricerca della perfezione

"La perfezione non esiste. Ed è per questo che le matite hanno le gomme"

L'imperfetta ricerca della perfezione

Una raccolta di aforismi attribuisce ad un anonimo una frase che sembra perfetta: «La perfezione non esiste. Ed è per questo che le matite hanno le gomme». Sembra perfetta, si diceva, ma in realtà ormai ci sono matite che non hanno neanche più le gomme, come se non ce ne fosse bisogno. Ed in effetti nemmeno le gomme in certi casi esistono più.

Siamo dunque nell'era del perfezionismo e se consideriamo tutto ciò un'imperfezione della storia, capirete che forse fermarsi un attimo e capire dove stiamo andando. Magari capirlo perfettamente. Il discorso nasce perché non esiste più la tolleranza nei difetti: lo strabismo di Venere, per dire, oggi verrebbe considerato da portare direttamente al primo centro oftalmico. E così ecco che l'ultimo telefonino ti fa la foto meglio di una macchina fotografica, naturalmente senza neppure toccare un tasto: e la fa, s'intende, perfetta. Poi, se vai a comprare una camicia, puoi trovarla direttamente slim fit, che ti trasforma in un fuscello anche se sei una quercia, perché è talmente disegnata perfetta che non ha bisogno di fare altro. Neppure una dieta. E lasciamo stare la rincorsa perenne alla perfezione estetica: lì sì ci sono risultati che hanno l'effetto contrario, eppure non ditelo agli interessati. Certe cose riescono sempre bene. Alla perfezione, naturalmente.

Per fortuna però c'è in realtà pure chi dice che la corsa sia senza traguardo. Eppure ci comportiamo come se fosse pochi centimetri davanti noi, come se fosse lo struzzo che fa Beep Beep e noi il coyote che sta per mettergli le mani al collo. Wyl non lo prende mai, come noi che inseguiamo un mondo perfetto che non si accorge più del valore di non esserlo.

Lo stile, la moda, la vita quotidiana sono momenti di un disegno che non è sempre a colori, o quantomeno in cui tutte le ore sono uguali. Su internet si trovano perfino consigli sul come essere perfetti, per poi scoprire che per diventarlo bisogna fare cose tipo: almeno un'ora per la doccia, un'ora e mezza per la palestra, almeno mezzora per sistemare la cucina, meditare per un'altra ora, dormire almeno 8 ore ed altre cose che messe tutti insieme arrivano a quota 30. Di ore. Al giorno. Il che significa che la rotazione della Terra ha qualche problema, perché noi figurati mai.

E invece perfino il numero aureo, quello della bellezza assoluta, non ha una cifra finita: l'1,6180339887 non si ferma all'ultimo decimale, ma ne aggiunge altri inseguendosi di continuo per spiegare che alla perfezione ci si può andare vicinissimo, ma toccarla non è cosa da noi umani. Una regola che bisognerebbe seguire ricordandosi che tutto sommato cercare la perfezione è il motore dell'esistenza, però essere perfetti davvero è il confine della noia.

E se trovate questo articolo imperfetto, sappiate che ciò è assolutamente voluto.

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