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L'incanto di Cuba tra atmosfere coloniali e arte moderna

Dall'Avana a Camagüey, tour nelle città cinquecentesche dove l'atmosfera del passato coesiste con creatività, musica e cocktail di respiro «letterario»

L'incanto di Cuba tra atmosfere coloniali e arte moderna

Carolina De Lucchi La bandiera americana sventola dopo 54 anni di fronte all'ambasciata statunitense ma anche su qualche balcone dell'«Habana Vieja», gli hotel sono esauriti e un'onda di attesa investe un popolo nato per il 75% durante l'embargo eppure votato alla gioia, alla musica, alla poesia, alla danza, all'arte. E alla meccanica: le cadillac decapottabili anni '50 sfrecciano fiammanti come nuove lungo gli 8 km del Malecón, che la sera si affolla perché «il muretto non costa nulla» come dicono qui.Coco-taxi, risciò a pedali con guidatori che cantano, auto d'epoca: muoversi all'Avana è puro divertimento. Se sono di rito La Bodeguita del Medio per il mojito e la Floridita per il daiquiri (come consigliava Hemingway ritratto in loco da una statua in bronzo di Josè Villa Soberon), ci sono «paladares» (ristoranti privati) da non perdere come Dona Eutimia, dove si pasteggia con mojito frappè e Dona Carmela, immerso nel verde. Per l'aragosta l'elegante Cafè del Oriente e ottimo Jazz a «La Zorra y el Cuervo». Si paga in cuc, gli ambiti pesos convertibili.E poi via verso est lungo l'unica autostrada frequentata anche da pedoni in cerca di un passaggio perché tutti sanno quando partono ma non quando arrivano. I camionisti statali sono obbligati a fermarsi se hanno posto e qualche sparuto contadino cerca di vendere un mazzetto di ortaggi sottraendosi al giogo delle tasse. Eleganza francese a Cienfuegos la «Perla del Sur» con il suo teatro, la passeggiata di 13 km del Paseo del Prado fiancheggiato da portici color pastello, il raffinato Hotel la Unión e la star cittadina, il cantate Benny Morè, immortalato nel bronzo da Josè Villa Soberon. Ma il colpo di fulmine è a Trinidad: 500 anni festeggiati l'anno scorso e ancora immersa nell'atmosfera coloniale dell'epopea dei bucanieri e delle piantagioni di canna da zucchero che arricchivano le case di porcellane inglesi e arredi spagnoli. Facciate color pastello dalle alte inferriate strade acciottolate e musica ovunque. Da provare un bicchiere (in terracotta) di canchanchara, drink locale a base di miele, limone e brandy, una cena al «paradar» Museo vicino a Plaza Mayor, dove si mangia in autentica porcellana di Limonge bordata di oro zecchino, si beve in cristalli ottocenteschi in una profusione di servizi d'epoca. «Li ha ereditati mia moglie dalla famiglia dei conti Becquer» spiega il proprietario. A Trinidad ci sono uomini illustri come Santander Chichi, 70 anni e da 60 artigiano di terracotta, che ha ricevuto da Fidel le chiavi della Città, onorificenza per aver rifatto tutti i vasi neoclassici di Plaza Mayor. E singolari come Israel Bravo, Santero che racconta la storia della sua vocazione nella casa-tempio della Santeria in calle Real del Jigüe. Nella vicina Valle degli zuccherifici svetta lugubre la torre di Manaca-Iznaga, alta 44 m e costruita per controllare migliaia di schiavi, mentre nel ristorante ricavato nella ex casa padronale ci si rilassa con la Guaravana, a base di succo di canna da zucchero, arancia e rhum. Ed ecco Sancti Spiritus, eleganza coloniale misurata, dolcezza malinconica e «azul havana», il colore del cielo che abbellisce la Iglesia Parroquial Mayor del Espiritu Santo, musica che trabocca dalla Casa della Trova e una farmacia con sembianze ottocentesche che produce molti rimedi fitoterapici. Qui è nata la «Guayabera»: la camicia di lino diffusa in tutto il Centro America, così chiamata perché gli uomini ne riempivano le tasche di «guayabas», guava.Ultima tappa nella coloniale Camagüey. La palma Reale (simbolo di Cuba) diventa sottilissima, il centro coloniale è un susseguirsi di atelier (circa 20) di artisti, famosi come Joel Jover e la moglie Ileana Sánchez o promettenti come Magdiel Garcia Alamanza, scultore che dà al legno forme cubiste ironiche. Si dorme in boutique hotel coloniali come il Camino del Hierro o l'elegante El Marqués, e quando si parte si vorrebbe restare. Con Vuela 7 giorni tra Avana, Cienfuegos, Trinidad, Sancti Spiritus e Camagüey, volo Air France, da 1.850 euro (tasse escluse). Possibilità di estensioni mare (www.vuela.it).Per vedere Cuba prima della «Grande trasformazione»Il Giornale ha organizzato un viaggio per i suoi lettori dall'1 al 9 marzo 2016: una crociera a bordo di MSC Opera a Cuba e poi Giamaica, Isole Cayman e Messico. Posti limitati. Telefonate subito. Informazioni e prenotazioni: Passatempo, tel. 035.403530; info@passatempo.

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