Prima della Scala

L'invito delle "sciure" ai vip: "Ora più classe e sobrietà"

La linea delle signore: «Tornare ai vecchi tempi» Fra i big Mattarella, Tria e Bonisoli. Assente Salvini

L'invito delle "sciure" ai vip: "Ora più classe e sobrietà"

«Gente che amava veramente l'opera, melomani puri». Le vere, inossidabili signore milanesi sentono la mancanza dei vecchi tempi. Quando alla Prima ci andava chi aveva il palco, chi adorava il belcanto e anche attraverso l'eleganza e, perché no, il lusso, del proprio abbigliamento sapeva rispettare un evento di caratura mondiale come quello del 7 dicembre alla Scala.

Chi non ha mai amato la fiera delle vanità, le provocazioni gratuite e «il fracasso di un mondo confuso» che in questi ultimi anni hanno attraversato il foyer più famoso che esista, è senz'altro Lella Curiel. Nel suo nuovo atelier di via Montenapoleone, sommersa da metri di velluto decoupé, crèpe e mikado di seta, chiffon, organza morbida e pizzi chantilly che le arrivano dai tessitori comaschi, la stilista che crea ogni anno una collezione solo per la Prima della Scala, coltiva la mentalità mitteleuropea di chi come lei, con madre triestina e nonno viennese, va all'opera anche a Salisburgo. Tra le sue clienti quest'anno ci sarà anche Vittoria Alfieri, bella moglie del ministro degli Affari esteri Enzo Moavero Milanesi (già a Milano tra il 6 e il 7 dicembre per il consiglio ministeriale dell'Osce, Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa) che però non l'accompagnerà alla Scala. Luciana Saccomanni (moglie di Fabrizio, presidente di Unicredit), oltre alle le «fedelissime» Elsa Monti (moglie dell'ex premier Mario), Laura Morino Teso l'assessore alla Istruzione, formazione e lavoro della Regione Melania Rizzoli e naturalmente Carla Fracci. Indosseranno una collezione ispirata al secessionismo viennese in chiave moderna. «Domineranno colori come il bronzo, l'ottanio, l'oro antico con celesti e rosa soavi, il bordeaux e il nero - spiega la stilista -: un omaggio agli artisti Klimt e Schiele ma anche a Hoffmann. Un modo di vestire importante, ma rigoroso e femminile».

Mentre ci si augura che la soprano di fama mondiale, Silvia Colombini, non replichi l'inutile eccentricità dell'anno scorso e la chirurga estetica Dvora Ancona, che confida di sentirsi Odabella - la coprotagonista di «Attila» - sarà vestita da Antonio Riva, suo stilista del cuore, in chiffon glitterato», la certezza restano sempre le signore della Milano che con la Scala da sempre viene identificata, soprattutto quelle appartenenti alle famiglie dei soci fondatori: gli Squinzi, i Pesenti e naturalmente Diana Bracco.

Da 30 anni presidente degli Amici della lirica Daniela Javarone non ha perso una Prima da quando aveva 15 anni. E stavolta, avvolta in uno splendido abito dell'altra sartoria storica scaligera milanese Angela Alta Moda potrebbe riservarci una sorpresa. «Avevo chiesto al ministro dell'Interno Matteo Salvini venire alla Prima - confida - ma alla fine ha deciso diversamente». Ci saranno il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, il ministro dei Ben Culturali Alberto Bonisoli, il ministro dell'Economia Giovanni Tria, quello dell'Istruzione Marco Bussetti e il titolare del dicastero della Politiche agricole Gian Marco Centinaio.

Tra gli stranieri molti cinesi, alcuni ministri di governi arabi e del governo pakistano e, per la prima volta, con la moglie Katarina, il proprietario dei magazzini Gum di Mosca Mikhail Kusnirovich.

Incerta tra Renato Balestra (che la veste da 28 anni) e il talentuoso stilista Pier Prandini, Marinella Di Capua sfoggerà comunque smeraldi. Scelta particolare per un'altra nota melomane, Claudia Buccellati. Che indosserà un tailleur pantaloni Zara limited edition (creato per la riapertura del negozio di corso Vittorio Emanuele), scarpe Versace, borsa Etro e gioielli Mario Buccellati. «Buon gusto e chic non devono per forza far rima con molto costoso» sostiene.

Grande attesa infine per la compagna del sindaco Sala, Chiara Bazoli.

Quest'anno la first lady, potrebbe osare un favoloso Armani Privé.

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